bartoccio e rosaVenerdì la Gara di bartocciate e sabato l’ingresso trionfale del Bartoccio e della Rosa nel corteo carnevalesco che si rifà alla tradizione, mette in satira il presente e guarda al futuro. Le conferme e le novità

(UNWEB) Perugia.Ed eccoci al momento delle Giornate del Bartoccio 2024, che quest’anno sono concentrate in un fine settimana, anche a causa del mancato sostegno pubblico: ma la Società del Bartoccio continua la tradizione, giunta ormai al tredicesimo anno.

Per cominciare, i poeti perugini sono pronti alla sfida a colpi di sferzanti bartocciate, che si terrà venerdì 2 febbraio dalle ore 18,00 al Circolo di Ponte d’Oddi con la annuale Gara di Bartocciate, condotta come sempre magistralmente da Graziano Vinti nei panni del Bartoccio. Gli autori e le autrici leggeranno le loro bartocciate, dopodiché il pubblico esprimerà le proprie preferenze.

A tutti i concorrenti andrà l’attestato di partecipazione; al secondo e terzo classificati saranno assegnati i rispettivi diplomi, mentre il primo classificato riceverà la targa della “Bartocciata dell’anno” 2024. Diplomi e targa saranno consegnati il giorno dopo, al termine del corteo.

Dopo la Gara, il Circolo di Ponte d’Oddi offrirà uno stuzzichino, ossia un “bocon de damagnà” a tutti i presenti, e poi alle ore 21,00 avrà inizio il divertente Corzo de Perugino tenuto dal docente Diego Mencaroni assistito dal lettore Leandro Corbucci.

E giunge alfine il sabato 3 febbraio, alle ore 17,00, in cui, secondo l’antica tradizione, il Bartoccio e la Rosa partiranno dal loro podere del Pian del Tevere per raggiungere Perugia, ovviamente passando dal corso di Porta San Pietro, per fare il loro ingresso trionfale in città.

Ecco perché quest’anno il corteo si formerà in cima a Corsa Cavour, ai giardini Caselli Moretti, proprio sotto la chiesa di S. Ercolano: con questa scelta abbiamo voluto richiamare più simboli cittadini. Non solo infatti vogliamo ripristinare il tradizionale percorso del Bartoccio per entrare in città, chiamando a testimone S. Ercolano, il santo defensor civitatis, ma continuiamo a farlo su un vero carro agricolo tirato da bovini. E tutto il corteo sarà formato da pedoni, con esclusione di ogni mezzo a motore: in questo modo prendiamo spunto dalla tradizione per guardare al futuro, ad una città liberata dal traffico e invasa da persone in festa: anche questo si può fare a Carnevale!

Sul carro, a suonare l’organetto e a recitare bartocciate ci sarà Graziano Vinti come Bartoccio, accompagnato da Gigliola Giorgetti nei panni della Rosa. La bartocciata sarà distribuita in omaggio in “foglio volante” ai partecipanti, proprio come avveniva nei secoli passati.

Davanti al carro del Bartoccio, ad aprire il corteo, sfilerà la Filarmonica “G. Verdi” di Spina, con le sue fantastiche Bartoccine (cioè le majorettes de nojaltri); e subito dietro al carro, a sottolineare il carattere popolare della festa, passeranno i figuranti contadini di Civitella d’Arna, e poi via via le scuole di ballo di gruppo come Polvere di Stelle (presente già nelle passate edizioni) e Hakuna Matata, gli stornellatori dei gruppi tradizionali come i maggiaioli di Colombella, di Valfabbrica, del Subasio, di Petrignano, il gruppo folkloristico dell’Ecuador, e poi gruppi delle scuole cittadine e gruppi mascherati di vario tipo, che si vanno aggiungendo in questi giorni: il tutto accompagnato dalle musiche della banda, degli organetti, delle fisarmoniche, dei balli, e dai ritmi frenetici delle percussioni del gruppo Anarchia ritmica.

Non un carnevale da vedere, dunque, ma un carnevale da partecipare suonando, cantando, ballando, e prendendo in giro i potenti di turno!

Per questo invitiamo tutti i Perugini e le Perugine a venire al corteo, mascherandosi, portando uno strumento, portando qualcosa da dare agli altri partecipanti: un dolcino, un disegno, una poesia, un sorriso...

Ma un’altra novità, un’altra sorpresa attende i Perugini: infatti al corteo parteciperanno, per la prima volta, anche i rappresentanti delle maschere tradizionali del nostro territorio: ci sono infatti molte località che tengono viva la tradizione della propria maschera, con rituali e personaggi del tutto originali, che vogliamo far conoscere ai Perugini, come la maschera di Toni di Magione, di Carn’valino di Pretola, di Sansimino di Marsciano, di Sigèfrido di Ponte Felcino, di Rocco e Durlindanadi Mugnano; tutti li abbiamo inviatati a festeggiare con noi il carnevale, speriamo che possano venire: sarà un bell’inizio di riscoperta di queste maschere, e di tante altre che vorremmo far tornare a nuova vita, malgrado la cultura di massa.

Una ulteriore iniziativa sarà il corteo dei bambini, che domenica 4 febbraio da Montegrillo scenderà a Ponte d’Oddi con la guida del Bartoccio, cioè di Graziano Vinti, per il divertimento dei piccoli.


Umbrianotizieweb 300x250 1

 AVIS

80x190