(ASI) Perugia. Un anno dopo il Jobs Act, alla vigilia dei decreti legislativi di riforma della Pubblica amministrazione, alla ripresa della discussione sulla rappresentatività sindacale e la contrattazione collettiva, nodi irrisolti della riforma del lavoro, oltre 500 Avvocati giuslavoristi italiani (ma il numero è destinato a crescere) si sono dati appuntamento da giovedì 9 a sabato 11 giugno a Perugia, per il convegno nazionale dell’Agi, l’associazione tra gli avvocati specializzati in diritto del lavoro, previdenza e assistenza sociale, rapporti di agenzia. Obiettivo del convegno è quello di confrontare opinioni sulle novità legislative e sul futuro della professione e condividere le esperienze e i primi orientamenti giurisprudenziali su una riforma contrastata ma profonda, già sperimentata in altri paesi e che in questi giorni fa discutere la Francia.
Il convegno “Le nuove frontiere del lavoro. Il mestiere del giuslavorista ai tempi del Jobs Act” è stato presentato questa mattina nella Sala della Vaccara di Palazzo dei Priori.
Il sindaco Andrea Romizi, aprendo la conferenza stampa, ha voluto ringraziare Agi per aver scelto Perugia quale sede del convegno. Una scelta che rafforza l’ambizione della città di porsi quale centro di cultura e di dibattito a livello nazionale ed europeo.
“Veniamo da anni difficili – ha commentato il sindaco – anche dal punto di vista delle politiche lavorative. Per questo il convegno di giugno sarà l’occasione adatta, per esperti ed aziende, per confrontarsi su tematiche estremamente attuali e sentite. L’auspicio è che i tanti avvocati che arriveranno a Perugia potranno apprezzare anche le straordinarie bellezze che la nostra città è in grado di offrire”.
Il successo che il convegno sta raccogliendo già ora è stato confermato dal presidente nazionale di Agi Avv. Aldo Bottini, il quale ha manifestato apprezzamento per la bellezza ed accoglienza della città. Bottini ha ricordato che Agi è un’associazione molto rappresentativa dei giuslavoristi, ossia gli avvocati specializzati in diritto del lavoro.
Si tratta, peraltro, di una materia in piena rivoluzione, visto che è in atto un processo di cambiamento epocale che non si registrava dagli anni ’70.
Stanno cambiando, infatti, le regole del lavoro con impatto fortissimo sulla vita delle persone.
Il convegno, in questo contesto normativo, si concentrerà, dunque, su quanto accaduto ad un anno dall’entrata in vigore del Job act e sui possibili scenari futuri, anche in termini di contrattazione collettiva.
Si alzerà lo sguardo, inoltre, anche oltre i confini nazionali, perché il diritto del lavoro ha ormai una valenza di carattere europeo. E’ prevista, non a caso, una tavola rotonda con i vertici delle Corti europee.
Si parlerà, infine, degli avvocati, perché anche questo mestiere sta cambiando. Il convegno, dunque, sarà la sede giusta per capire come sta la professione e cosa sta accadendo al suo interno.
Temi significativi, in sostanza, che verranno affrontati in una cornice splendida come è la città di Perugia.
Il presidente della sezione dell’Umbria Avv. Fabrizio Mastrangeli ha riconosciuto che, quando è stata accettata la sfida di organizzare il convegno nazionale a Perugia, vi era un po’ di timore, perché l’appuntamento seguiva l’edizione 2015 tenutasi in una città ben più grande come Milano. Oggi, invece, i numeri danno ragione alla scelta di Perugia, grazie allo straordinario appeal del Capoluogo umbro ed alla collaborazione fornita dalle Istituzioni, in primis il Comune di Perugia che, fin dal primo giorno, ha sostenuto questo progetto il più importante da 45 anni a questa parte.
All’apertura del convegno, che si svolgerà nella Sala dei Notari di Palazzo dei Priori per proseguire al Teatro Morlacchi, parteciperanno, con il sindaco di Perugia, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, i presidenti del Tribunale e della sezione Lavoro della Corte d’appello di Perugia, Aldo Criscuolo e Alessandra Angeleri, esponenti del Consiglio nazionale forense e della Cassa nazionale di previdenza. Oltre 40 avvocati e docenti universitari si alterneranno nelle sessioni plenarie e nei dieci workshop tematici.
Sabato mattina, 11 giugno, due tavole rotonde concluderanno i lavori. Alla prima, sulla “Tutela dei diritti presso le Alte corti italiane ed europee”, coordinata dal primo presidente della Corte di cassazione, Giovanni Canzio, parteciperanno il vicepresidente della Corte di giustizia dell’Unione europea, Antonio Tizzano; il presidente della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, Guido Raimondi; il giudice costituzionale Mario Morelli e il giudice della sezione Lavoro della Corte di cassazione, Giuseppe Bronzini.
L’ultimo dibattito si svolgerà sui temi della contrattazione collettiva, del dialogo sociale e della legislazione in Europa, con la partecipazione di docenti delle università di Siviglia e della tedesca Trier, ed esponenti del Centro internazionale di formazione e dell’International Training Center, entrambi con sede a Torino ed emanazione dell’Oil, l’Organizzazione internazionale del lavoro di Ginevra.