Nuova luce su un'epoca di straordinaria modernità
(ASI) Perugia. - E' stato un successo la giornata di studi “Cronache dal Tecno-Medio-Evo” che ha detta dell'ideatore dell'iniziativa, Marcello Pecchioli, umbro, docente universitario al Dams di Bologna, vuole essere un primo significativo tassello per la ricostruzione anche digitale, di fatti ed eventi della storiografia del Mondo Antico, Medioevale e Rinascimentale in un'altra chiave e in una visione informatica, elettronica e multi-disciplinare.
La giornata di studi ha preso il nome dall'omonimo volume curato dallo stesso Pecchioli con il contributo di esperti e professionisti nelle varie discipline artistiche, tecniche, scientifiche e umanistiche. Una pubblicazione arricchita dalla copertina realizzata dall'artista torgianese Leonardo Passeri in collaborazione con l'associazione perugina “Quiarte” presieduta da Walter Benocci. L'obiettivo è restituire ai contemporanei una visione del Medioevo “ripulita” dallo stereotipo costruito intorno ad esso dal romanticismo che ne ha fatto l'epoca buia popolata da maghi ed atmosfere gotiche e di riprendere in mano gli studi dei grandi pensatori e filosofi dell'epoca bloccati, di fatto, da scomuniche e proibizioni da parte della Chiesa”. E' stato quindi possibile puntare l'attenzione, tra i vari argomenti del fitto programma dell'incontro, sulla reale funzione della fontana Maggiore di Perugia alla quale i restauri eseguiti nel '46 e nel '95 hanno fatto perdere memoria dell'orologio idraulico che rappresentava. Così come, per restare in Umbria, si è valorizzato nel Duomo d'Orvieto il fatto di essere stato cantiere internazionale delle più straordinarie tecnologie dell'epoca. (vedi il battitempo, il più antico esistente al mondo). Ma anche la moda deve molto al Medioevo dai tessuti con fili metallici agli abiti regali o ispirati ai mendicanti, il cinema da sempre si ispira a questo lunghissimo periodo storico nelle proprie rappresentazioni a volte oniriche, fantasiose o legate alla storia. Ma ancora più sorprendente è la presenza di grandi pensatori e filosofi che possono essere considerati i precursori dei concetti alla base degli attuali computer. Quella di oggi deve essere considerata la prima di una serie di iniziative su questi affascinanti argomenti che avranno il loro sviluppo anche attraverso mostre e ulteriori occasioni di incontro e dibattito.