beato giacomo 2(ASI) Bevagna. I festeggiamenti in onore del beato Giacomo Bianconi sono iniziati il 20 Agosto con Lustrante come uno sole, una preghiera corale sulla vita del “concittadino” a cura della Compagnia Teatrale Oratorio Agape di Bevagna, illustrata con canzoni e danze, che hanno commosso i numerosi fedeli presenti nella chiesa di San Michele Arcangelo. Una breve processione ha diretto i fedeli nella cappella, dove si trova l’urna, ristrutturata e completata delle parti mancanti, in cui è collocato il corpo del beato Giacomo, di cui don Claudio, parroco della città, ha fortemente voluto la ricognizione.


Rinnovato l’abito monacale domenicano, coperto il teschio con una maschera d’argento, frutto di un attento studio sulla ricostruzione facciale, il beato Giacomo è di nuovo apparso alla gente di Bevagna dall’interno della sua urna.
La cerimonia di apertura dell’urna è stata preceduta dalla preghiera del parroco e dalle parole della sindaca Annarita Falsacappa, che ha ricordato il ruolo di Giacomo nella comunità bevanate del XIII sec. come pacificatore e come benefattore impegnato nella ricostruzione del suo paese, dove era ritornato dopo gli studi teologici a Colonia. Proprio a Colonia aveva conosciuto maestri importanti come Alberto Magno e compagni di eccezione come Tommaso d’Aquino. Fondatore dei monasteri di Santa Margherita e di Santa Lucia, è stata opera sua l’ampliamento della chiesa e del chiostro di San Giorgio, oggi intitolato ai santi Domenico e Giacomo. La sindaca ha sottolineato come Giacomo sia stato apprezzato in vita, acclamato da subito come un grande santo e quanto ancora oggi sia vicino alla città e alle persone che lo invocano nei momenti del bisogno, considerandolo un confidente, un amico vero che sa ascoltare ed aiutare.


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