Il candidato: impressi nello stemma regionale rappresentano eccellenza della comunità locale
Marco Vinicio Guasticchi: il 15 maggio la più potente esplosione di entusiasmo dell'Umbria
(ASI) Lettere in redazione. Gubbio, – "L'Umbria che verrà, per quanto modificata e integrata in più estesi confini territoriali, non potrà mai, in nessun caso, fare a meno dei suoi Ceri. Ognuno di noi continuerà a guardare ai Ceri di Gubbio stilizzati nello stemma regionale come al simbolo per eccellenza della comunità locale umbra. Qui ci sono il passato e oltre quarant'anni di presente della realtà regionale umbra e dei popoli che hanno abitato e abitano nel suo territorio. E qui c'è anche il futuro dell'Umbria, perché al simbolo dei tre Ceri collocato nello stemma regionale corrisponde, ogni anno, il 15 maggio, la più potente esplosione di entusiasmo popolare che l'Umbria possa vantare". È quanto dichiarato da Marco Vinicio Guasticchi, candidato al consiglio regionale dell'Umbria (Pd). "Il risveglio, il dinamismo, la coesione sociale dell'Umbria di domani si specchiano nella Corsa dei Ceri di Gubbio e hanno in essa la più vistosa e propria anticipazione. Corre, per le vie di Gubbio, il 15 maggio, quella gente umbra che, nella vita di tutti i giorni, è chiamata a un passo più lento e faticoso. Si libera, per le vie di Gubbio, quella volontà di riscatto e di crescita che trascina nello stesso fiume di entusiasmo chiunque s'incontri per via". "Così, la Corsa dei Ceri – prosegue Guasticchi – raffigura anche la volontà e la capacità d'integrazione sociale e culturale che contraddistingue da sempre il popolo dell'Umbria. La comunità eugubina non conosce cosa più cara e più 'sua' della Corsa dei Ceri, la protegge dalle intrusioni e dalle mercificazioni, ma mai si frappone fra il desiderio di partecipare che esprimono i non eugubini e la concreta partecipazione di tutti ai riti profondi della Corsa e al 'sacro' che c'è in essa, che trova espressione piena il 15 maggio". "Con questo spirito – conclude Marco Vinicio Guasticchi – rinnovo la mia assoluta vicinanza alla gente di Gubbio, alle sue autorità civili e religiose, alle maestranze e a chiunque, a qualunque livello, presti la sua opera a vantaggio dei Ceri. Il lavoro per i Ceri che si fa a Gubbio vale per tutta l'Umbria, fa progredire tutta l'Umbria, è motore di turismo e di cultura, è fattore di identificazione e scoperta del nuovo che ci cresce accanto, dalle giovani generazioni locali ai tanti che vedono nell'Italia e nell'Umbria un'ancora per il loro domani. Per questo, ognuno di noi, specie se avrà responsabilità nella rinnovata macchina regionale, dovrà ricambiare tanto impegno con linee d'intervento e provvedimenti adeguati a far risplendere Gubbio e a rendere più unita che mai l'Umbria da costruire".