Gent.le Assessore Cicchi,
i suoi insulti nei confronti della mia persona sono fuori luogo e per nulla confacenti ad una carica amministrativa e sono ben lontani dalle critiche politiche, spesso aspre, a cui l'atteggiamento di "comando" che taluni membri della Giunta, come Lei, cercano di esercitare sui consiglieri e sul Consiglio, spesso mi costringono. Sappia che gli insulti mi dicono che ho colto nel segno e mi spingono a fare sempre meglio e sempre con maggiore tenacia per la tutela dei diritti fondamentali di tutti, nell'ottica di una democrazia partecipata che, ho ben compreso essere molto lontana dalla Sua cultura. Avere esperienza nel mondo della cooperazione non vuol dire avere sempre la risposta giusta, anzi, talvolta, può costituire e di fatto nel Suo caso costituisce, a parere della sottoscritta, un grande limite, tanto che la Convenzione ONU, da Lei declamata, nella nostra Regione non vede che una flebile applicazione. Personalmente, considero quanto mai inopportuno aver accettato un incarico assessorile, avendo ricoperto ruoli di responsabilità in cooperative che hanno avuto e hanno rapporti con l'Ente, così come l'essere andata sui giornali "minacciando" le dimissioni per conservare accanto a sé un dirigente con cui aveva in passato in maniera evidente a tutti avuto dei rapporti. Alle scorse elezioni il M5S non ha preso una manciata di voti e non è una forza politica in cerca di consenso, ma di partecipazione attiva. Non ho mai chiesto ad alcuno di votarmi, neppure in campagna elettorale né, come è evidente ai più accorti, sto conducendo il mio mandato con finalità di consenso elettorale, pertanto, respingo al mittente le accuse di basso profilo che mi muove, pur senza dare alle stesse alcun particolare valore, né intendo raccogliere in alcun modo i Suoi tentativi strumentali, risibili e non confacenti alla posizione istituzionale che ricopre. Noto che tra i vari insulti che mi ha rivolto non ha però trovato il tempo di spiegare come mai Lei e la Sua dirigente avete bloccato la proposta di Consulta per la disabilità per oltre otto mesi, impedendone la discussione in Commissione. Una Consulta dedicata a chi è morto per lottare contro i diritti negati da questa Regione, che con la compiacenza di chi dal sistema acquisisce risorse nega ai cittadini in difficoltà una vera libertà di scelta.
Grazie Assessore, per le rinnovate energie che ha voluto darmi.
La saluto.
Il Consigliere M5S
Cristina Rosetti