(UNWEB) Trevi. Meno olio, ma di altissima qualità. Se nel 2016 il fattore mosca aveva ancora inciso in maniera determinante nella stagione olearia (dopo un 2015 disastroso), nella raccolta del 2017 a mettere in difficoltà il settore è stata l’eccessiva siccità. Ma anche se si sono ridotti i volumi di produzione di circa il 30-40% (stima in linea con quella della regione, dove nel 2016 si sono prodotti circa 4.400 tonnellate di olio) non è stata intaccata la qualità. Anzi. Per l’intensità dei profumi, per il retrogusto amaro e piccante e, soprattutto, per la bassa acidità, l’extravergine di Trevi, anche per il 2017, si conferma come uno tra i più buoni in circolazione.