(UNWEB) Perugia. La Regione Umbria intende continuare ad investire nello sviluppo della rete e dei servizi digitali per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni attraverso un piano di investimenti finalizzati ad integrare nuove infrastrutture tecnologiche oltre che a razionalizzare e contenere, in primo luogo, la spesa delle PA”: questa in sintesi è la sfida che ha lanciato oggi il vice presidente e assessore alle infrastrutture tecnologiche, Fabio Paparelli, ai rappresentanti dei comuni, delle provincie umbre, delle agenzie e delle aziende sanitarie, nel corso dell’incontro che si è tenuto stamani presso l’Anci Umbria. “Il primo obiettivo, che è possibile centrare a breve – ha sottolineato Paparelli- è quello di puntare al dimezzamento della spesa che gli enti locali dell’Umbria sostengono per telefonia e connettività.
Ciò è ora possibile anche grazie alle condizioni offerte al mercato pubblico da Umbria Digitale, la società in House della Regione, che, a parità di servizi, è in grado di essere economicamente vantaggiosa e più bassa anche del 20% anche rispetto a quello della nuova convenzione SPC2 attualmente disponibile per le pubbliche amministrazioni, ottenendo economie di scala e svolgendo la mission di centrale di acquisti informatici, prevista dallo statuto”.
“Secondo il sistema SIOPE (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici) – ha spiegato l’’assessore - in Umbria le spese annuali per utenze e canoni per telefonia e reti di trasmissione di enti locali, Regione ed Usl sono comunque diminuiti progressivamente, dai quasi 10 milioni di euro complessivi del 2014 a 6 milioni 662 mila euro dello scorso anno. Il lavoro svolto sulla rete, prima da Centralcom e adesso da Umbria Digitale, - ha aggiunto l’assessore -, ha consentito ad aprile 2016 di ‘celebrare’ l’attivazione dei servizi di connettività a banda langa delle prime 21 sedi della pubblica amministrazione umbra. Nel corso dell’anno le sedi sono diventate 103 ed il numero è destinato a salire entro il 2017 a 160. Con il dispiegamento del Piano nazionale Banda Ultralarga entro il 2021, comunque, tutte le sedi della P.A. saranno raggiunte e collegate in fibra ottica."
“Umbria Digitale – ha evidenziato Paparelli - è già in grado di essere il fornitore di connettività per la P.A. umbra a prezzi più che concorrenziali sia direttamente attraverso la propria rete o indirettamente con l’utilizzo delle reti di altri operatori e con collegamenti WiFi, dove la rete in fibra ancora non è presente. E’ inoltre possibile l’introduzione della telefonia VoIP a tutto il sistema pubblico e contratto unico con risparmi fino al 30% e telefonate gratis all'interno della PA”.
Stefano Bigaroni, Amministratore Unico della società in house ha ricordato che proprio Umbria Digitale è nata per fusione dal riassetto globale dei soggetti in house che in Umbria operavano nell’ambito ICT e che è oggi in grado di essere competitiva nei fatti e naturale punto di riferimento informatico di tutta la PA umbra, essendo dotata delle infrastrutture e delle competenze necessarie per erogare servizi ai soci ovvero Regione, Province, Comuni e sistema sanitario. La rete regionale e il DATA Center unitario inoltre sono proprio i pilastri di questa nuova infrastruttura pubblica.
“Nel Datacenter, collocato a Terni, oggi sono ospitati tutti i sistemi regionali, gran parte di quelli delle USL e Ospedali, nonché quelli di alcuni Comuni – ha affermato l’assessore, con oltre 700 macchine virtuali che conservano dati e calcoli di stipendi di svariate migliaia di dipendenti e servizi di interesse collettivo, come il CUP”. “Un luogo sicuro - ha confermato Bigaroni - dove si fanno economie di scala sia sull’hardware che sul software, consentendo risparmi consistenti e garantendo quella sicurezza informatica che oggi è materia preziosa”.
Nel Piano digitale regionale 2017 sono previsti progetti per oltre un milione di euro per rafforzare i sistemi di sicurezza e gestione del DCRU e per l’erogazione di servizi in ‘cloud’. Anche a causa del recente terremoto, - ha evidenziato il vice Presidente Paparelli- stiamo accelerando per la messa in sicurezza tutta la struttura tramite la realizzazione di un servizio di Disaster Recovery e di Continuità Operativa a Perugia. E’ necessario evitare dunque che le amministrazioni umbre continuino ad investire singolarmente sui propri sistemi avendo la possibilità di usufruire di una struttura come quella che stiamo costruendo, dove tutte le P.A. – ha sottolineato - potranno trasferire i propri sistemi in un percorso finanziato per la parte investimenti interamente dalla Regione”.
“L’Umbria – conclude Paparelli - è sempre stata una Regione molto attenta al digitale, consapevole che ciò comporta una rivoluzione nella società anche nelle modalità di accesso ai servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione. Ne sono prova gli sforzi prodotti dal 2006 per realizzare la propria rete pubblica in fibra ottica con 600 km costituiti da due dorsali che la percorrono da nord a sud e da 5 reti cittadine che interessano le città principali. A ciò si aggiungono le risorse individuate dall’ultimo Piano telematico 2014-2016, redatto prima del Piano Nazionale Banda Ultralarga, che prevede risorse per raggiungere in fibra i Comuni sopra 15 mila abitanti, gli ospedali, le scuole e le aree industriali. L’impegno delle istituzioni regionali è dunque quello di puntare ad avere tutti i comuni umbri connessi in fibra entro il 2021 con banda ultra larga disponibile per cittadini ed imprese”.