(UNWEB) Perugia. Mentre a livello nazionale i dati recenti elaborati da Istat ed Aci indicano una leggera diminuzione degli incidenti stradali gravi, in Umbria, al contrario, dobbiamo registrare un aumento degli incidenti mortali.
E circa il 70 per cento degli incidenti stradali sono provocati da distrazioni con la maggior parte di queste derivanti dall’uso del telefono cellulare durante la guida. Con queste premesse citate dal presidente dell’Aci di Terni, Mario Bartolini, questa mattina, mercoledì 31 maggio, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia, è stato firmato un protocollo d’intesa tra Regione Umbria, rappresentata dall’assessore regionale alla sicurezza stradale, Giuseppe Chianella ed Aci di Perugia e Terni, rappresentati dai rispettivi presidenti Ruggero Campi e Mario Bartolini, finalizzato alla promozione del progetto “Rapporto di collaborazione declinato e costruito sulla base di impegni, orientamenti e strumenti per la sicurezza stradale”.
“Si tratta un protocollo molto importante – ha affermato l’assessore Chianella - che migliora quello che era già in vigore e lo rinnova per altri quattro anni. Vogliamo continuare a costruire azioni che possano incidere concretamente per la diminuzione degli incidenti stradali nella nostra Regione. E lo facciamo con l’Aci che rappresenta da sempre gli automobilisti e che possiede una organizzazione diffusa su tutto il territorio regionale, con i suoi ventimila iscritti e le sue trentadue delegazioni. L’azione sinergica tra Regione ed Aci nella materia della mobilità responsabile ed eco-sostenibile, della fiscalità inerente la circolazione veicolare, della sicurezza stradale, si rivolge al perseguimento della promozione della pianificazione della mobilità veicolare e ciclo-pedonale, nonché dell’attività di sensibilizzazione ed educazione alla sicurezza stradale e alla diffusione della cultura della sicurezza stradale.
Le linee di intervento – ha proseguito Chianella - possono essere riassunte nella valorizzazione della panificazione della sicurezza stradale; la sensibilizzazione dei conducenti circa i comportamenti di guida; l’utilizzo della moderna tecnologia e dei più avanzati sistemi per la sicurezza attiva; la formazione e sensibilizzazione della popolazione scolare in età semi adulta e la valorizzazione e diffusione del concetto di città accessibile a tutti e di impatto ambientale basso o nullo”.
In evidenza – come ha sottolineato il presidente dell’Aci di Perugia, Campi, la valorizzazione e promozione, per la sua natura e vocazione, dell’Autodromo regionale di Magione “M.U. Borzacchini”, al fine di identificarlo quale punto di riferimento per l'educazione stradale in particolare per i giovani e le proposte di conferenze sulla sicurezza stradale e la mobilità nella Regione Umbria. Infine l’individuazione della Giornata annuale dedicata alla sicurezza stradale che, secondo quanto affermato dall’assessore Chianella, potrebbe essere programmata per il prossimo mese di ottobre, con il coinvolgimento del mondo della scuola, attraverso l’Ufficio scolastico regionale, e di tutte le associazioni che operano sul versante della sicurezza stradale. Un altro aspetto da tenere presente – hanno concordato Chianella, Bartolini e Campi – è quello relativo al miglioramento delle condizioni della viabilità, compatibilmente con la drastica riduzione risorse disponibili, per garantire una efficiente manutenzione delle strade. La Regione Umbria – ha detto Chianella – ha destinato dieci milioni di euro alle strade regionali, assegnando il 30 per cento alla Province per le strade di loro competenza. Ma è evidente che queste risorse non sono sufficienti e proprio per questo stiamo in costante pressing sul Governo perché assicuri una quota significativa di risorse. Infine – ha concluso l’assessore – vogliamo continuare a lavorare con i Comuni anche per quanto riguarda i progetti di riqualificazione urbana che vengono proposti e realizzati. All’interno di questi progetti sempre più va tenuto conto delle esigenze della sicurezza stradale non soltanto per gli autoveicoli, ma anche per ciclisti e pedoni, soprattutto nelle zone urbane”.