CristinaRosetti(UNWEB) Perugia -  Grazie all’iniziativa del M5S, dopo Umbra Acque e Gesenu, auditi in Commissione bilancio i rappresentanti del Comune di Perugia in Umbria TPL e Mobilità e i tecnici della Minimetro’ (assente Spinelli, arrivato a fine mandato).                                                                                                                Ancora nebulosa la situazione della Società UM, la quale, se è vero che ha ridotto la propria esposizione debitoria, è ancora in grave difficoltà, inadempiente da oltre due anni con le banche creditrici e zoppicante anche per la mancanza di risorse regionali sulla manutenzione della ex FCU, che di fatto la Regione Umbria ha abbandonato a se stessa. Tanti i contenziosi che hanno comportato uscite importanti e “avventure romane”, che ancora condizionano pesantemente la vita della società. Il M5S ritiene che una vicenda come quella del sostanziale fallimento del trasporto pubblico a meno di due anni dalla fusione delle aziende del tpl regionale non potesse non essere prevista a monte e che una azione di responsabilità nei confronti di tutti i responsabili non possa più aspettare. E sembra che il CDA l’abbia finalmente deliberata. Rimangono ancora forti le perplessità del M5S sull’attribuzione ad UM della qualifica di agenzia del trasporto regionale, che dovrebbe di fatto gestire il fondo regionale trasporti, con una soluzione, quella del patrimonio destinato, scarsamente utilizzata, che non mette totalmente al riparo il fondo trasporti da tentativi di pignoramento dei creditori di UM. Ma sembra che entro settembre si arrivi ad un accordo con i creditori, questo l'annuncio. Vedremo… Il M5S si è battuto contro l’ipotesi dell’Agenzia regionale, quando un anno fa l’Assessore Casaioli portò la modifica statutaria in commissione, con un atto di irresponsabilità, non capendo quale rischio stessimo correndo. Ed, infatti, la pratica non è mai arrivata in consiglio. Con la prossima gara sul tpl e sulla manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria (non oltre la metà del 2020) le perplessità del M5S sull'intera vicenda sono perfino maggiori. Il M5S ritiene che l’Umbria e Perugia debbano programmare con la sola ottica della creazione di un trasporto pubblico finalmente efficiente ed integrato e che sia ora di finirla con le attività di “salvataggio” che sacrificano le politiche di interesse generale; trova, inoltre, oltremodo improprio che ad oggi ancora nessuna azione nei confronti di tutti i responsabili di questo disastro sia stata posta in essere. Come già fatto, il M5S solleciterà nuovamente i revisori dei conti del Comune di Perugia ad attenzionare maggiormente la partecipazione del Comune di Perugia in UM, tenendo conto che la società ci deve ancora 5 milioni di euro. Su Minimetrò, l’audizione ha confermato la necessità più volte ribadita dal M5S, che l’infrastruttura trovi una sua collocazione nel panorama del nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile, che il Comune di Perugia debba smetterla di lamentarsi del costo del Minimetrò per poi favorire la mobilità delle auto e la politica dei parcheggi, come sta facendo anche grazie all’ultimo accordo stipulato con Sipa. Gli interventi sul parcheggio del Mercato Coperto e l’apertura di Piazza Italia alle auto lo dimostrano. I costi del Minimetrò sono fissi e rigidi, per ammortamento, mutui e manutenzione, senza che la Giunta Romizi, nonostante gli annunci della campagna elettorale abbia trovato soluzioni. Il Minimetrò è ufficialmente entrato nell’elenco delle opere incompiute, visto che la gara all’epoca fu fatta sulla tratta Pian di Massiano-Monteluce e che, ovviamente, la seconda tratta Pincetto-Monteluce va archiviata definitivamente. In questo quadro, la Giunta Romizi dovrà nominare il nuovo Amministratore unico, ma sarà un errore se non individuerà una figura competente e capace di inserire il Minimetrò nel nuovo quadro di una mobilità sostenibile reale, che faccia perno sul ferro, per arrivare e muoversi in città, e sulla gomma per servizi di adduzione efficaci e capaci di ridurre tempi di attesa e di percorrenza. Con un sistema integrato di mobilità efficace sarà possibile ridurre drasticamente la circolazione delle auto, che, ad oggi, circolano, senza limitazioni anche nelle aree servite dal Minimetro’. Ma sembra che Giunta e Maggioranza di centro – destra con il loro atteggiamento contraddittorio vogliano far perdere a Perugia anche questo treno, non avendo, ad oggi, partorito in materia alcuna politica seria e alcuna soluzione". Lo dichiara Cristina Rosetti, Portavoce Consigliere del M5S al Comune di Perugia.


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