(ASI) Intervista a Gianni Alemanno, Ministro delle politiche agricole e forestali dal 2001 al 2006 per il Governo Berlusconi II e III e Sindaco di Roma dal maggio 2008 al giugno 2013. Dal 2017 è Segretario Movimento Nazionale per la Sovranità.
Nel Movimento Nazionale per la Sovranità e altre realtà del centrodestra c’è la priorità al lavoro, ci spiega qual è il significato di questa grande iniziativa?
Noi puntiamo sulla piena occupazione, cancellata in questi anni come se fosse qualcosa di impossibile ma in realtà se c’è un piano chiaro di difesa dell’interesse nazionale in economia, la piena occupazione è possibile, abbiamo lanciato una grande campagna per il lavoro su questo piano che si concluderà il 30 settembre con una grande marcia italiano che partirà da Roma da Piazza Esedra alle ore 15:00.
Alla vigilia delle elezioni politiche, nel centrodestra come si può conciliare la sovranità nazionale con l’appoggio di Berlusconi a Macron che rappresenta secondo Le Pen l’ultraliberismo sfrenato.
Ovviamente, ci sono delle divisioni e dei punti di vista diversi, non ci dobbiamo dimenticare che Berlusconi è stato cacciato come Presidente del Consiglio, con una trama ordita fra il Quirinale e Bruxelles, quindi anche Berlusconi può essere ben consapevole di cosa è la sovranità nazionale, e io sono convinto che è possibile fare unità perché proprio sullo Ius Soli una battaglia molto difficile per difendere la cittadinanza italiana tutto il centrodestra è stato unito, quindi se siamo stati uniti sullo Ius Soli possiamo essere uniti su molti altri argomenti.
La democrazia appartiene al popolo, il popolo dice che lo Ius Soli non è una priorità per l’Italia è contraria secondo l’ultima statistica anche agli sbarchi dei clandestini, quindi la considera un’invasione. Qual è la ricetta del Movimento Nazionale per la Sovranità?
Noi pensiamo soprattutto ad una soluzione radicale per bloccare questi flussi migratori per cui proponiamo il blocco navale a largo dei porti libici, soltanto il blocco navale che impedisca alle navi di salpare e riporti indietro tutti i migranti che partono dalla Libia, può essere una soluzione per evitare che arrivino in Italia perché una volta che sono arrivati in Italia, rimpatriarli è quasi impossibile, aggiungo che questo risponde al principio “aiutiamoli a casa loro”, noi vogliamo aiutare i migranti in Libia e in Africa ma evitare che vengano in Italia, dove non c’è nessuna possibilità di dare lavoro ne assistenza sociale.
Un ultima domanda, il Presidente della Camera ha inaugurato un parco intestato ad Arnaldo Mussolini, cambiando il nome a Falcone e Borsellino, dimenticando che Borsellino è stato un uomo che ha fatto parte del mondo della destra.
Inoltre come giudica la legge Fiano che vuole far dimenticare il passato?
Noi non abbiamo nessun nostalgismo, guardiamo al futuro e portiamo avanti un’idea quella del sovranismo che parla di democrazia e partecipazione popolare, però pensiamo che la storia non si possa cancellare e questi tentativi di rimozione di movimenti e di memoria storica di tanti personaggi che hanno operato positivamente nel periodo fascista sia assolutamente puerile e non serva a quell’unità nazionale che è la base per rilanciare il nostro Paese e per dargli una speranza.
Redazione Agenzia Stampa Italia