(UNWEB) Perugia. “Con l’emanazione del Decreto Interministeriale, firmato dal ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, e dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio, che autorizza le Regioni all’accensione di mutui, salgono ad oltre diciassette milioni di euro le risorse ordinarie (escluse dunque quelle per gli interventi post-sisma) disponibili per l’edilizia scolastica ed il diritto allo studio in Umbria”.
E’ quanto afferma l’assessore regionale all’istruzione ed al diritto allo studio, Antonio Bartolini, annunciando l’ultimo decreto governativo che assegna alla nostra Regione la possibilità di accendere mutui, a totale carico dello Stato, per oltre 4milioni e 300mila euro. “Questi finanziamenti – sottolinea l’assessore - potranno essere destinati ad interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica e immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari, di proprietà degli enti locali, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti per la programmazione triennale 2013-2015. Le Regioni saranno autorizzate dal Ministero dell'economia e delle finanze, d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a stipulare appositi mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa, con la società Cassa depositi e prestiti Spa e con i soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria”. Questo provvedimento si unisce così agli altri tre decreti del Governo, riguardanti l’edilizia scolastica di competenza delle Province, quello per il Diritto allo Studio universitario e quello per la realizzazione di nuovi Poli d’infanzia.
“Alla nostra Regione – ha affermato l’assessore Bartolini - saranno assegnati 8 milioni di euro che potranno essere utilizzati per gli interventi di adeguamento sismico e sulla sicurezza di competenza delle Province di Perugia e Terni. Queste ultime saranno tenute ad approvare le progettazioni esecutive degli interventi e ad effettuare l'aggiudicazione degli stessi almeno in via provvisoria entro e non oltre dodici mesi dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale”.
“Per quanto riguarda il Diritto allo Studio universitario – ha continuato l’assessore - abbiamo raggiunto un intesa con il Governo e le altre Regioni italiane che prevede un fondo aggiuntivo per Umbria, Marche ed Abruzzo colpite dalle scosse sismiche dei mesi scorsi. E per i prossimi tre anni avremo dunque a disposizione maggiori finanziamenti per un totale di oltre 2 milioni di euro (1.022 nel 2017, 681 nel 2018 e 454 nel 2019). Circa 2 milioni ed 800mila euro infine – ha aggiunto Bartolini - saranno assegnati all’Umbria per favorire la costruzione di edifici da destinare a Poli per l'infanzia innovativi a gestione pubblica. Parliamo dei poli d'infanzia che accolgono, in un unico plesso o in edifici vicini, più strutture di educazione e di istruzione per bambine e bambini fino a sei anni di età. Per poter discutere al meglio ed in maniera unitaria la programmazione e la gestione di tutti questi interventi – ha concluso l’assessore Bartolini – abbiamo convocato per il prossimo 21 agosto, la cabina di regia regionale, istituita il 27 luglio scorso dalla Giunta regionale, per il coordinamento degli interventi in materia di edilizia scolastica, per la prevenzione sismica, la messa in sicurezza e l’adeguamento alle norme, l’efficientamento energetico e per un raccordo integrato ed organico tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Ne fanno parte insieme alla Regione, che ha funzioni di coordinamento, le Province di Perugia e Terni, l’Anci Umbria, l’Ufficio scolastico regionale ed i rappresentanti dei dirigenti scolastici”.