(ASI) “Con questa interrogazione, vogliamo porre all'attenzione del governo il tema della sicurezza dell'approvvigionamento di energia da parte dell'Umbria perché la nostra preoccupazione è che, per ragioni di esclusiva marginalità economica, si trascuri questo aspetto”.

A dirlo, in commissione Ambiente durante la discussione della sua interrogazione, è stata Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori che aveva chiesto chiarezza rispetto agli ordini di Enel, che si sono susseguiti la notte del 2 agosto, di entrata in funzione e poi di spegnimento della centrale Pietro Vannucci di Bastardo. Nella risposta, il governo ha precisato che queste richieste sono legate non solo a valutazioni sul fabbisogno di energia ma anche a motivi di marginalità economica e che sono valide per le 4 ore successive alla loro emanazione per cui possono essere revocate. Da qui il cambio di indirizzo rispetto all'impianto umbro.

“Inoltre, ci risulta – ha proseguito Galgano - che nella rete di sicurezza sia stato inserito anche l'impianto di Montalto di Castro. Se l'obiettivo di Enel fosse quello di sostituire la centrale di Bastardo con questo sito, che voi mi dite costa meno, resta comunque il problema della sicurezza energetica dell'Umbria perché la distribuzione di Montalto arriva a coprire soltanto alcune zone. Quindi – ha chiuso - da parte di noi Civici e Innovatori c'è una sollecitazione al governo a valutare bene la questione rispetto all'Umbria perché  i ragionamenti di marginalità economica non devono mettere  a rischio la sicurezza energetica della regione”.


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