(UNWEB) – Bruxelles, – “Oggi più che mai i nostri cittadini chiedono una Europa che assicuri loro, e soprattutto ai loro figli, il futuro. Chiedono, dunque, che l’Europa si confermi come quello ‘spazio di democrazia’ dove è stato possibile assicurare per decenni pace e sicurezza. Ed è proprio il tema della sicurezza per i cittadini, dentro e fuori dal nostro continente, quello sul quale c’è una importante attesa”.
È quanto affermato da Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria e Presidente del Gruppo del PSE in seno al Comitato delle Regioni d’Europa, intervenuta oggi a Bruxelles alla sessione di inaugurazione dell’edizione 2017 della “Settimana europea delle città e delle regioni”, cui hanno partecipato la presidente della Commissione sviluppo regionale del Parlamento europeo, Iskra Mihaylova, la Commissaria Ue agli affari regionali, Corina Cretu, ed il presidente del CDR (Comitato europeo delle regioni), Karl-Heinz Lambertz.
Nel suo intervento, la presidente Marini ha quindi ricordato come l’Europa debba continuare a garantire questi livelli di democrazia e di partecipazione, “anche in funzione di altri diritti, come quello della mobilità, dell’inclusività, del diritto all’istruzione”.
Marini ha voluto però dedicare una parte significativa del suo intervento alla questione che ha definito “la terza sfida che ha l’Europa di fronte a sé: ridare ai cittadini quella fiducia che hanno perso nel credere in una Europa capace di migliorare la loro condizione di vita. Per anni abbiamo vissuto l’Europa in questi termini, ma da tempo non è più così. Ecco – ha detto -, dobbiamo assolutamente dar vita al ‘terzo pilastro’ della nostra istituzione: quello delle politiche sociali, dall’inclusione al lavoro. Se riusciremo a vincere questa sfida, ad offrire concretamente ai nostri concittadini una opportunità per migliorare la propria condizione, certamente essi torneranno ad aver fiducia. In questo modo potremo anche superare e sconfiggere i tanti populismi che si stanno diffondendo. E, soprattutto – ha concluso Marini -, tutti torneremo a credere nel sogno europeo”.