(UNWEB) Perugia- “Non c’è un Umbria a due velocità” - ha dichiarato l’assessore ai trasporti Giuseppe Chianella commentando la richiesta avanzata dalla maggioranza del Comune di Terni per la convocazione di una seduta straordinaria del consiglio comunale, alla presenza della presidente Marini e dello stesso Assessore - Purtroppo, c'è un Umbria intera che, per ragioni storiche, non dispone di collegamenti ferroviari efficienti soprattutto in relazione all’alta velocità.


Tra i diversi territori – prosegue l’assessore - è proprio il capoluogo di regione ad essere messo peggio ed è per queste ragioni che, a partire dall’approvazione del Piano Regionale dei Trasporti, approvato quasi all’unanimità dal consiglio regionale, abbiamo cercato di mettere in atto una strategia volta a superare il gap sia infrastrutturale che di servizi, in particolare quelli AV, che affligge storicamente l’intera Umbria quando si parla di ferrovie.
Come è noto – spiega Chianella -, i collegamenti ferroviari che consentono agli umbri l’accesso ai servizi ferroviari dell’Alta Velocità gravitano intorno ai due nodi ferroviari di Roma e di Firenze. La zona Nord dell’Umbria ha come unica possibilità di accesso all’alta velocità il nodo ferroviario di Firenze mentre la zona Sud della Regione gravita sul nodo di Roma. Purtroppo, l’unico treno disponibile per gli utenti della zona Nord della Regione per intercettare l’AV, in partenza da Firenze, rimane l’Intercity 580 (Tacito) che arriva a Firenze alle ore 8:07 e permette di utilizzare treni Frecciarossa per Milano con tempi di percorrenza superiori alle 4 ore. In alternativa lo stesso Intercity 580 permette comunque di arrivare fino a Milano per le ore 12:30 impiegando circa 6 ore di viaggio da Perugia.
La zona sud della Regione, ferma restando la possibilità di utilizzare l’Intercity 580 in partenza da Terni alle ore 5:05 del mattino, può usufruire nella medesima fascia oraria di altri 6 collegamenti per Milano con treni Frecciarossa in partenza da Roma e con tempi di percorrenza più o meno analoghi a quelli della zona nord dell’Umbria. I tempi di attesa per il cambio di treno è mediamente di circa 20-30 minuti sia per gli utenti della la zona nord (a Firenze) che quella della zona sud (a Roma).
Per i collegamenti AV per Roma e in direzione sud il confronto tra zona nord e zona sud è con tutta evidenza a netto svantaggio della prima anche in considerazione del fatto che, grazie alle scelte operate da questo assessorato, si è riusciti a mantenere l’accesso alla Direttissima anche per i treni in fascia pendolari in partenza da Terni”.

“Ciò non esclude - - ha concluso l’assessore - che la regione Umbria continui a valutare, in una interlocuzione costante con FS, altre possibilità che migliorino le opportunità all’accesso alla AV. Come si può facilmente capire è l’Umbria nel suo insieme che deve superare questo deficit lavorando, come stiamo facendo, ad un offerta di servizi qualitativamente migliore per tutti i suoi cittadini ed evitando proposte strampalate e irrealizzabili come quelle che abbiamo letto in questi giorni sulla stampa. Se sarà ritenuto utile, come non abbiamo mai mancato di fare, non ci sottrarremo mai al confronto, a condizione che questo sia fondato su basi realistiche e tecnicamente percorribili evitando di alimentare sterili divisioni che di certo non aiutano a trovare le giuste soluzioni ai problemi”.


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