casciari-300x264(ASI) Perugia. Sono 112 i progetti sostenuti dalla Regione Umbria per l'attuazione del programma annuale per il diritto allo studio, finanziato con risorse pari a 90 mila euro: lo comunica la vicepresidente della Regione con delega all'Istruzione, Carla Casciari, precisando che "i progetti presentati dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, dalle associazioni, dagli organismi e dagli enti privati e pubblici non aventi scopo di lucro, mirano all'integrazione del piano dell'offerta formativa delle scuole quindi intrecciano il piano didattico, pedagocico e sociale".


"Il contributo concesso - ha dichiarato la vicepresidente - va a sostegno dell'offerta didattica delle scuole penalizzata, purtroppo, da una cronica carenza di risorse nazionali. In questo contesto, la Giunta regionale ha sempre mantenuto alta la guardia riconfermando l'impegno economico per continuare a garantire il diritto allo studio".
I progetti presentati coprono tutto il territorio regionale e sono orientati verso vari obiettivi. Tra questi: l'integrazione di alunni a rischio di marginalità sociale, il sostegno di attività di sperimentazione e innovazione, le iniziative di mobilità degli studenti in Europa.
La vicepresidente ha ricordato che "oltre alle risorse messe a bando per il finanziamento dei progetti, la Giunta regionale ha stanziato ulteriori 60mila euro nell'ambito del Piano triennale in materia d'istruzione". Le risorse sono servite per finanziare ulteriori dieci progetti nei Comuni di Costacciaro, Orvieto, Foligno, Parrano, Allerona, Montegabbione, San Venanzo e Perugia. Tra i progetti finanziati rientra anche "Girando l'Umbria" (www.girandolumbria.it ), ovvero il portale dedicato ai principali itinerari didattici nella nostra regione.
Queste le tematiche individuate per i progetti da realizzare nel triennio 2013/2015: contrasto alla dispersione scolastica, educazione alla legalità e alla salute, orientamento fra scuola e università, rapporto con il mondo del lavoro e tra scuola e territorio, in particolar modo nelle zone montane, integrazione scolastica, ampliamento dell'offerta formativa e innovazione tecnologica.


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