(UMWEB) «Nessun nuovo centro islamico in Umbria se non ci sono regole a garanzia della legalità». E’ quanto dichiara l’onorevole Emanuele Prisco, firmatario insieme alla presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, della proposta di legge in Parlamento per introdurre il reato di «integralismo islamico».
«In Umbria – spiega Prisco - vorrebbero moltiplicarsi i luoghi destinati al culto islamico e i centri culturali dove al verbo di Allah, come emerso dalle numerose inchieste giudiziarie, spesso sono state date spaventose interpretazioni. In questo periodo si è riaperta la questione di Marsciano nella quale il Comune deve adottare cautela e buon senso nell’approvazione della variante urbanistica che consentirebbe l’apertura del centro di preghiera», dice Prisco, ricordando che «la prima indagine in Italia per addestramento al terrorismo internazionale venne portata avanti nel 2007 proprio dalla Digos di Perugia nei locali a Ponte Felcino concessi dalla circoscrizione rossa in cui l’imam Mostapha El Korchi, condannato con sentenza definitiva e successivamente rimpatriato in Marocco, istruiva i militanti a fabbricare bombe e dirottare Boeing 747 per missioni suicida».
«Nessun pregiudizio nei confronti della comunità islamica di Marsciano – sottolinea il parlamentare umbro -. Purtroppo però nella storia recente ci sono stati predicatori di odio che senza alcuna morale hanno utilizzato i sermoni e il titolo di imam per veicolare propagande e fomentare rivolte. E’ dunque urgente istituire un albo nazionale degli imam, gestito dal Viminale, inserendo l’obbligo dell’utilizzo della lingua italiana durante i sermoni nelle moschee come in qualunque altro luogo adibito anche occasionalmente ad attività di culto. Con la proposta di legge – prosegue il deputato perugino - vogliamo insomma rendere penalmente perseguibile ogni propaganda potenziale a innescare pericoli per l’incolumità di tutti noi, annullando quel reato di opinione che per gli estremisti rappresenta il primo paracadute nei tribunali». «Con la nuova legge – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia a Montecitorio – puniremo anche coloro che raccolgono, erogano o mettono a disposizione risorse di qualunque tipo utilizzate per sostenere organizzazioni che svolgono attività integralista».