pdf(UMWEB) Perugia. ”E’ ora di dire basta alla messa alla gogna del primo cittadino sempre tirato in ballo per posizioni che non si piegano ai nuovi totalitarismi e sono pienamente condivise dalla maggioranza dei cittadini”, è quanto affermato dal Presidente del Popolo della Famiglia dell’Umbria, Claudio Iacono.


E’ sconcertante vedere il Sindaco della città di Perugia, asserragliato inizialmente nella propria stanza, poi costretto ad un affollato confronto non richiesto. Per il Presidente del PdF Umbria gli organizzatori del Pride Perugia 2018 si sono solo resi protagonisti nella giornata odierna di una irrispettosa incursione presso gli uffici del Comune.
“Per ogni associazione il primo dovere ė quello di accettare le decisioni ed il ruolo delle istituzioni. Siamo concordi con la linea di fermezza dell’Amministrazione Comunale assunta nei riguardi dell'associazione Omphalos, che nega il patrocinio alla manifestazione del Pride Perugia 2018”, ha aggiunto Claudio Iacono, “un evento dichiaratamente ostile ai principi di vita ed educativi delle famiglie naturali”.
Ritornando poi sulla questione ancora calda del piccolo Joan, il bimbo nato in Spagna per fecondazione eterologa da due madri, Claudio Iacono ha ribadito “Il Sindaco ha responsabilmente applicato le norme che sono in vigore. La successiva fantasiosa sentenza del tribunale di Perugia tradisce moralmente la naturale aspirazione di un figlio ad avere un padre e inquieta per le motivazioni addotte che giustificano la trascrizione di due madri all’anagrafe”.


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