(Aprisco1SI) Una mozione per impegnare il governo a modificare la circolare del capo della polizia Franco Gabrielli sulla sicurezza nelle manifestazioni pubbliche è stata presentata dal parlamentare umbro Emanuele Prisco alla vigilia di Umbria Jazz.

“Fermo restando l’importanza della sicurezza le restrizioni imposte dalla circolare Gabrielli in alcuni casi sembrano davvero assurde - dice l’esponente di Fratelli d’Italia -. La burocrazia è stata portata al massimo livello. Il piano sicurezza per l’edizione 2018 ormai è pronto, ci stiamo impegnando per rendere più agevole quello del prossimo anno diminuendo i limiti per i tanti spettatori che riempiranno le piazze e le strade di Perugia. Siamo a favore dell'assunzione di responsabilità ma mettere sullo stesso piano un concerto in piazza con una processione è assurdo”. Il riferimento si estende, chiaramente, alle sagre paesane. “Le regole imposte dal capo della polizia dopo gli incidenti a Torino un anno fa in occasione della finale di Champions - prosegue Prisco - hanno ammazzato il 70 per cento delle manifestazioni sul territorio nazionale. La sagra a cui avete magari partecipato l'anno scorso quest'estate potrebbe non tenersi, stiamo lavorando per mantenere le tradizioni alla ricerca del giusto equilibrio con la sicurezza. Il discrimine - viene detto - deve essere la proporzionalità delle misure con l'impatto dell'evento. Credo che la mozione parlamentare sia lo strumento migliore per centrare il risultato in tempi rapidi”. Secondo il parlamentare “manifestazioni come sagre e feste tradizionali rappresentano l'ossatura della nostra economia e non sono delocalizzabili né replicabili altrove in quanto raccontano le nostre tradizioni. Vogliamo sburocratizzare le regole senza rinunciare a difendere la sicurezza dei cittadini scaricata sui sindaci, nonostante la disponibilità sempre mostrata dalle forze dell'ordine. La sicurezza per noi è un valore - conclude la nota -. Ogni giorno ce ne assumiamo la responsabilità ma la direttiva Gabrielli e le circolari estive hanno ingabbiato le amministrazioni e le associazioni di volontariato che si dedicano a perpetuare tradizioni importanti per il territorio. Il ministro Salvini intervenga prima che sia troppo tardi”.


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