casciari bruxelles(ASI) Perugia- "L'Umbria ha voluto questo confronto per cercare di accelerare il processo di semplificazione amministrativa che sta portando avanti in modo sistematico e con grande impegno da qualche anno, raccogliendo buone pratiche": lo ha affermato la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, intervenendo a Bruxelles al workshop tra Regioni europee sul tema del miglioramento dell'azione amministrativa e quindi sulle buone pratiche messe in campo dalle Regioni in materia di semplificazione della burocrazia per incrementare la competitività delle imprese.

All'incontro è intervenuta anche la coordinatrice regionale, Maria Ernesta Ranieri, che ha illustrato nel dettaglio le azioni avviate dalla Regione Umbria in tema di riduzione degli oneri amministrativi.
"Se la semplificazione amministrativa non è in sé, certamente, l'unica soluzione alle problematiche economiche italiane – ha detto la vicepresidente Casciari - tale riforma è fondamentale e riconosciuta come uno dei nodi per lo sviluppo del Paese. Le imprese, in particolare, lamentano la numerosità delle leggi, l'aggravio nelle discipline di recepimento delle direttive comunitarie ed anche la poca chiarezza e lo scarso coordinamento tra istituzioni. Di conseguenza, la Regione Umbria – ha aggiunto la vicepresidente – si è proposta come obiettivo di rendere la sua normativa più snella e trasparente, proporzionale agli interessi pubblici da tutelare, alla dimensione e complessità delle imprese e alle esigenze delle imprese stesse e dei cittadini".
"La legge regionale che ha inquadrato la politica dell'Umbria per la semplificazione risale alla seconda metà del 2011 – ha riferito la vicepresidente - Nella normativa sono stati ripresi, ma in qualche caso anche anticipati, gli strumenti di semplificazione introdotti a livello nazionale e, a fronte della norma regionale, abbiamo avviato un insieme composito di misure, stabilendo risultati chiari, predefiniti ed in taluni casi ambiziosi. Quanto ci siamo prefissati, è stato raggiunto. Poiché l'Umbria è piccola, per territorio e per popolazione, anche se siamo partiti tardi, abbiamo potuto ottenere qualche risultato importante e significativo".
Casciari ha precisato che il percorso non è affatto concluso:"Molto è ancora da fare e, in proposito, richiamo l'attivazione di un'azione collegiale con le istituzioni operanti nel territorio regionale, con le quali è in via di definizione un accordo operativo, basato sulla condivisione di medesimi obiettivi di semplificazione, per l'applicazione omogenea di metodologie e strumenti al fine di ottenere miglioramenti tangibili e vantaggiosi per i cittadini che vivono e le imprese che operano nella nostra regione".
Tra i risultati ottenuti sono stati ricordati il miglioramento della regolazione con la redazione di 6 testi unici nelle materie di agricoltura, sanità, sociale, artigianato, commercio, turismo, governo del territorio che hanno prodotto la abrogazione di 81 leggi e di parti di altre 23 leggi, la delegificazione e la riduzione di provvedimenti; l'adozione di modelli semplificati e standardizzati a livello regionale; l'aumento di efficienza e trasparenza dei procedimenti amministrativi attraverso la riduzione del 24 per cento dei tempi medi; l'introduzione di procedure amministrative standard; l'accesso dal sito web della Regione e quindi pubblicazione dei termini per la certezza di tempi di svolgimento; la dematerializzazione di flussi documentali; la riduzione degli oneri amministrativi.
"In quest'ultimo caso – ha precisato la vicepresidente - abbiamo cercato di porci dalla parte delle imprese, con un coinvolgimento diretto e partecipato delle stesse all'individuazione degli oneri e quindi alla riprogettazione delle procedure amministrative, prestando attenzione alla partecipazione di imprese e cittadini al processo di semplificazione, chiamandoli a dare proposte ed a concorrere alle operazioni di miglioramento".
Concludendo la vicepresidente Casciari ha voluto ricordare che "la semplificazione dipende anche da fattori culturali, che vengono prima e stanno fuori dalle norme. Ad esempio u'utilizzo crescente della telematica nelle relazioni tra imprese ed amministrazioni, tanto per l'adempimento di oneri burocratici quanto per qualsiasi altra interrelazione, rappresenta indubbiamente un elemento di primaria importanza, che tuttavia da solo non basta, visto che è fondamentale riuscire a coniugare l'innovazione tecnologica con quella di un diverso approccio culturale. Il risultato che pensiamo di aver raggiunto nella nostra Regione – ha concluso - è proprio quello di aver sviluppato, attraverso un'azione di formazione che ha accompagnato le diverse attività, una sensibilità alla semplificazione che, si spera, possa garantire una modalità di miglioramento continuo".


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