(ASI) Perugia- Definire le linee guida sui criteri per applicare, attraverso la contrattazione delle parti in ogni comune dell'Umbria, il canone concordato, cioè più basso di quello praticato a "libero mercato", ma più alto di quello "sociale": ha questa finalità il Tavolo "per la definizione delle linee guida del canone concordato" che tornerà a riunirsi, giovedì 5 marzo (ore 9), in Regione. Al tavolo, istituito dalla Giunta regionale dell'Umbria, e composto da rappresentanti delle sigle sindacali degli inquilini, dei proprietari e dell'Associazione nazionale dei comuni d'Italia, parteciperà l'assessore regionale alle politiche abitative, Stefano Vinti.
"Le linee guida – ha detto Vinti - sono necessarie per omogeneizzare sul territorio regionale e rendere concreti i criteri con cui definire il canone concordato, anche alla luce delle variazioni e delle oscillazioni di quello a libero mercato che si registrano in questa fase di crisi economica. Il gruppo di lavoro ha il mandato di definire una griglia di criteri per l'applicazione di un canone concordato che sia conveniente per inquilini e proprietari, attraverso l'utilizzo delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa nazionale e degli incentivi che possono essere attivati a livello comunale. L'impegno è di assicurare il diritto alla casa a fasce di popolazione che per livello di reddito hanno difficoltà ad accedere agli affitti a libero mercato, ma che non possono aspirare ad un alloggio pubblico a canone sociale. E anche – ha concluso l'assessore – di spronare i piccoli proprietari ad affittare alloggi ad un canone calmierato".