(ASI) Perugia – La Giunta regionale dell'Umbria, su iniziativa della presidente con delega alla sanità, Catiuscia Marini, ha nominato il comitato tecnico scientifico previsto dalla legge regionale n. "7/2014" che detta disposizioni per la somministrazione ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi.
Il comitato è istituito presso la Giunta regionale ed è composto da un dirigente della struttura regionale competente che lo presiede, da medici esperti in materia di terapia del dolore e delle cure palliative, da due rappresentanti delle farmacie pubbliche e private convenzionate operanti sul territorio regionale, da un farmacologo, un rappresentante delle associazioni dei malati destinatari delle terapie specifiche e un rappresentante delle associazioni dei farmacisti preparatori, un esperto legale e un esperto della comunicazione di massa.
La Regione si avvale dell'organismo che dura in carica tre anni, per assicurare livelli uniformi di accesso e di erogazione dei farmaci cannabinoidi, garantendo al contempo la massima riduzione dei tempi di attesa, definire protocolli attuativi della presente legge, promuovere campagne di informazione sulle problematiche del dolore e sulla rete delle strutture deputate alla terapia del dolore ed alle cure palliative, monitorare il numero di pazienti trattati con farmaci cannabinoidi, distinti per patologia e per tipologia di assistenza, rilevare eventuali criticità emerse nell'applicazione della legge, con particolare riferimento alle problematiche inerenti l'acquisizione e l'erogazione dei farmaci cannabinoidi, predisporre corsi di aggiornamento e di formazione per gli operatori sanitari interessati, individuare e suggerire i filoni di ricerca scientifica finalizzata alla sperimentazione clinica dell'efficacia della cannabis nelle patologie neurologiche, infiammatorie croniche, degenerative, autoimmunitarie e psichiatriche ed al miglioramento della terapia del dolore e delle cure terminali.
I componenti del comitato, ai quali non spetta nessun compenso, dovranno anche valutare i progetti di ricerca su cure palliative e terapie del dolore presentati dagli istituti di ricerca pubblici e universitari, privilegiando quelli che vengono sviluppati con il coinvolgimento delle strutture ospedaliere presenti nella Regione.
"La Regione – ha detto la presidente Marini ricordando i contenuti della legge regionale - assicura alla persona affetta da una patologia o da sintomi che, secondo il proprio medico e la letteratura scientifica, potrebbero trarre beneficio dalla terapia con farmaci cannabinoidi, l'accesso alla terapia stessa".
"Le strutture del Servizio sanitario regionale – ha aggiunto la presidente - assicurano un programma di cura individuale per il malato tutelandone la dignità e l'autonomia, quindi la qualità della vita fino al suo termine. Di conseguenza, i farmaci cannabinoidi dovranno essere prescritti dal medico specialista del Servizio sanitario regionale e dal medico di medicina generale del Servizio sanitario regionale, sulla base di un piano terapeutico redatto dal medico specialista e secondo le specifiche disposizioni previste dalla normativa in materia di modalità di prescrizione medica. Salvo diversa previsione della normativa nazionale, la spesa per le cure in cui si utilizzano farmaci cannabinoidi è interamente a carico del Servizio sanitario regionale, visto che il trattamento con questi farmaci è inserito dalla Regione tra i protocolli dei servizi di cure palliative e di terapie del dolore".