(ASI) Terni. In nemmeno cinque anni, dal 2010 ad oggi, è passata da un fatturato di 4 milioni di euro a 8 milioni; nello stesso periodo i ricavi sono cresciti di oltre l'80 per cento; sempre negli ultimi cinque anni sono stati effettuati investimenti per oltre 9 milioni di euro, e gli occupati sono passati da 35 agli attuali 44, con una previsione di 53 unità entro la fine dell'anno in corso. Sono questi alcuni dei numeri dell'azienda Fucine Umbre, azienda di Terni che opera nel comparto delle componenti per aerei ed elicotteri. E' nello stabilimento di questa azienda che vengono fabbricati, infatti, pezzi di altissima precisione meccanica, come i carrelli per l'atterraggio degli aerei, oppure i rotori per elicotteri, ma anche ruote e freni per aerei.
La Fucine Umbre ha destinato gran parte degli investimenti per realizzare una radicale innovazione e modernizzazione del processo produttivo,ma anche dei prodotti. Ciò anche grazie al lavoro di ricerca effettuato dal Centro di ricerca interno all'azienda, in collaborazione con l'Università degli Studi di Perugia. Nel 2011 Fucine Umbre 2011 ha stretto poi un'alleanza strategica, unica nel panorama internazionale, con Alcoa, leader mondiale nella leghe leggere e nella realizzazione di stampati di grandi dimensioni. Oggi le Fucine Umbre rappresentano in esclusiva per il mercato italiano la divisione Alcoa Forgings and Extrusions, e le vendite per oltre il 90 sono rivolte al mercato aeronautico con clienti in Europa, Nord America e Asia.
L'azienda è stata visitata questa mattina dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, accompagnata dal presidente e CEO di Fucine Umbre, Antonio Alunni, presente il direttore regionale alla programmazione strategica, Lucio Caporizzi.
La Fucine Umbre – ha spiegato il CEO Alunni alla presidente Marini – ha ora in programma un progetto per la costruzione di uno nuovo stabilimento per un investimento complessivo di oltre 20 milioni di euro. Qui potranno essere costruiti componenti analoghi a quelli realizzati nell'attuale stabilimento, ma di dimensioni notevolmente maggiori.
"Dai dati che ci ha illustrato il CEO Antonio Alunni – ha affermato la presidente Marini al termine della visita - , e dalla stessa storia recente di questa impresa, si conferma che quelle aziende che hanno deciso di investire in innovazione, ricerca, organizzazione aziendale, pur in un periodo di grave crisi economica, sono cresciute. La Fucine Umbre guidata da Antonio Alunni ha saputo, con coraggio, incrociare una filiera come quella dell'aeronautica e aerospazio particolarmente importante, che impone una capacità di stare su mercati globali. Ed ha anche saputo cogliere le opportunità derivanti dalla programmazione dei fondi comunitari, proprio per programmi di innovazione e ricerca".
"La Fucine Umbre è una di quelle imprese che grazie a tutto questo lavoro non solo è riuscita a resistere alla crisi economica, ma è cresciuta in termini di fatturato ed occupati. E' di aziende come queste – ha concluso la presidente Marini - che abbiamo molto bisogno per aiutare l'Umbria a tornare a crescere".