(UMWEB) Perugia. L'Amministrazione comunale, per voce del Sindaco Romizi, risponde agli strali del Patron della Sir definendo l'affondo di Sirci "un attacco ingiustificato e scollegato dalla realtà".
"Il Comune di Perugia - dice Romizi - ha investito molte risorse in questi anni per rendere il palazzetto uno spazio godibile e ospitale per le tante società e associazioni che vi praticano attività sportive, ricreative e culturali.
Per noi assicurare questa fruibilità a tutti i cittadini rappresenta un vanto. Il nostro impegno è teso a garantire che ogni sport abbia riconosciuta una propria dignità e i medesimi diritti rispetto all'utilizzo degli impianti pubblici, e in ossequio a questo principio abbiamo previsto, mantenendo le tariffe tra le più basse d’Italia, interventi che qualificheranno ancor di più l'immagine e la destinazione del PalaBarton.
Vorrei ricordare a Sirci che questa Amministrazione ha già speso 600 mila euro per il miglioramento del palazzetto, portando a termine il completo rifacimento degli spogliatoi, della Sala Stampa, dell’infermeria e di tutta l'area hospitality. Abbiamo inoltre acquistato un tabellone elettronico nuovo e installato la tribuna telescopica, così come da impegni assunti proprio con la Sir.
E' la prima volta, dopo decenni, che si investe così tanto in una struttura sportiva, in un momento storico drammatico per le casse comunali.
E mi sia concesso di aggiungere che il progetto di cui si parla costerà ben un milione e 600 mila euro a Perugia. Risorse interamente pubbliche, per le quali ci siamo già impegnati e prontamente attivati riuscendo ad ottenere un contributo dalla Regione di 500 mila euro.
In tutto questo abbiamo dovuto prevedere ulteriori lavori migliorativi, non per vezzo o eccesso di zelo, ma per ottemperare a degli obblighi di legge.
“Lungaggini”, come sono state definite, necessarie a rendere idonea la struttura, che potrà contenere fino a 5000 persone, in grado di ospitare concerti, eventi sportivi e spettacoli di rilevanza internazionale, e anche tutte quelle competizioni alle quali ci ha abituati la Sir Safety, un orgoglio cittadino, che riconosciamo e tuteliamo.
Invito ad abbassare i toni del dibattito – prosegue Romizi – ricordando che le strutture pubbliche non possono essere gestite come fossero beni privati, e che la titolarità delle decisioni spetta all'amministrazione comunale, che opera secondo procedure di legge.
Continueremo ad operare come abbiamo sempre fatto, riportando a nuova vita ciò che abbiamo trovato nell’incuria e nel degrado, fa quindi sorridere il tentativo di strumentalizzazione da parte di chi, amministrando, sul palazzetto nulla ha speso, così come per tutti gli altri impianti sportivi”.