(ASI) “Iniziata la guerra dei direttori sanitari i quali, nella nuova veste di commissari, hanno colto la nomina nei ruoli apicali della sanità regionale per iniziare le grandi manovre in prospettiva della “investitura” definitiva prevista dopo il 30 giugno”.
“In attesa del gran ritorno di Orlandi al vertice di qualche azienda ospedaliera, almeno così si vocifera in giro, i fidi scudieri della presidente Marini hanno iniziato a fare terra bruciata in previsione dei nuovi “prediletti” della Giunta. Qualunque nome e funzione da essi svolta auspico sia nel senso del cambiamento sostanziale e non di forma, altrettanto in nome del buonsenso mi auguro non venga fatta alcuna nomina definitiva per i prossimi 3 anni . Consiglio vivamente - precisa Mancini - che siano prorogati di un solo anno gli attuali commissari fino a fine legislatura tanto poi tutto dovrà cambiare, anche obtorto collo”. Del resto il valzer delle poltrone non ferma le lamentele dei cittadini: “Raccolgo le preoccupazioni esternate dal gruppo consiliare della Lega Terni che ha sottolineato le carenze e le criticità della sanità locale e le mancate risposte dell’assessore Barberini dopo la convocazione in commissione e le promesse cadute nel vuoto. Più che delle poltrone, la Regione dovrebbe occuparsi della qualità dei servizi al cittadino. Serve maggiore attenzione ai lavoratori del comparto sanitario che per far valere i propri diritti, è notizia di oggi, devono addirittura ricorrere alla cassazione". Lo dichiara in una nota il capogruppo Lega Umbria, Valerio Mancini,