Francesca Petullà(UMWEB) – Perugia – Le ultime disposizioni urgenti adottate dal Legislatore per favorire la crescita economica e dare impulso al sistema produttivo del Paese sono state al centro del corso “Sblocca Cantieri, Decreto Crescita e Codice dei contratti: le misure urgenti per la crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi” organizzato oggi dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Al centro della giornata formativa l’analisi delle modifiche al Codice dei contratti introdotte dallo “Sblocca Cantieri” e dal “Decreto Crescita”, con particolare attenzione ai cambiamenti inerenti le fasi di progettazione, verifica delle offerte e aggiudicazione degli appalti, il processo amministrativo il ruolo di Anac, l’Autorità nazionale Anticorruzione, e gli interventi prioritari post-sisma. Temi approfonditi da Francesca Petullà, avvocato ed esperta in materia di appalti pubblici.

“L’incontro formativo ha consentito di tratteggiare una prima ricostruzione di quella che sarà una vera e propria riforma strutturale su tre livelli, attesa da anni, in materia di appalti – ha spiegato l’avvocato Petullà – Il primo livello si sostanzia nella sospensione di alcuni istituti giuridici e nella modifica di altri istituti. Sospensioni e modifiche di istituti giuridici, già operative, che pongono il problema di una successione ravvicinata di diverse fonti normative. A medio termine, sarà emanato un regolamento unitario secondo la tradizione legislativa di questo settore. Il Legislatore – ha aggiunto - è stato attento a non depotenziare Anac, che vede solo venir meno alcune linee guida. Il terzo livello si perfezionerà, entro dicembre 2020, nella rivisitazione della normativa, vero banco di prova della riforma strutturale del sistema”.

Sotto la lente, in particolare, la sospensione per due anni di diverse misure del precedente Codice, tra cui il divieto di affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione lavori, inoltre, la reintroduzione dell’appalto integrato, l’innalzamento dal 30% al 40% del tetto per i subappalti, la sospensione fino al 20 dicembre 2020 dell’obbligo per i Comuni non capoluogo di fare gare attraverso le stazioni appaltanti, la reintroduzione del vecchio Regolamento in luogo delle linea guida Anac con il venire meno fino al dicembre 2020 dell’obbligo di scegliere i commissari fra gli esperti iscritti all’albo Anac.

Le nuove regole prevedono, poi, misure per la rigenerazione urbana, l’efficienza energetica, fondi per la ricostruzione post terremoto nel Centro Italia. Temi che, insieme all’adozione dei regolamenti, saranno approfonditi in nuove giornate di studio organizzate dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

Il corso gratuito, accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Perugia, ha registrato oltre centosessanta iscrizioni tra dirigenti e funzionari degli uffici contratti e appalti, dei servizi tecnici, economato e affari istituzionali, responsabili unici del provvedimento, provenienti da Umbria e Marche.


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