logoAgriumbria(ASI) Perugia - "Agriumbria rappresenta un punto di riferimento per il comparto agricolo perché riesce a coniugare cultura, innovazione e tradizione". Lo ha detto il viceministro alle politiche agricole, Andrea Olivero, intervenendo questa mattina all'inaugurazione della 47esima edizione di Agriumbria, in programma all'Umbriafiere di Bastia Umbra fino a domenica 29 marzo. Alla inaugurazione hanno preso parte – tra gli altri – la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l'assessore regionale all'agricoltura, Fernanda Cecchini, il sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri, e il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari.


Il viceministro Olivero ha ricordato che "dopo che, per anni, l'agricoltura è stata quasi abbandonata, ora sta mostrando la propria vitalità ed è il settore che ha registrato, in Italia, un incremento dell'occupazione a dimostrazione della capacità di sapersi innovare. Il cuore di Agriumbria è la zootecnica e negli anni è stato portato avanti un lavoro straordinario nel segno della qualità. Guardiamo con interesse al 'polo delle carni italiane' perché abbiamo bisogno, sempre di più della valorizzazione del prodotto italiano. Ma la ricerca della qualità deve procedere di pari passo con la redditività per i produttori".
La presidente Marini ha invece sottolineando che "Agriumbria è una fiera di qualità che si basa su un'organizzazione di qualità. La nuova programmazione comunitaria, soprattutto il piano di sviluppo rurale che più direttamente coinvolge le imprese che operano nel settore dell'agricoltura e dell'agro alimentare - ha proseguito la Marini -, la lunga filiera che interessa l'insieme del territorio rurale della nostra regione, avranno una dotazione finanziaria importante, la più significativa che l'Umbria abbia avuto con un impegno diretto della Regione per 150 milioni di euro, che portano l'intero ammontare PSR a oltre 800 milioni. Il PSR deve essere l'occasione per continuare un lavoro importante e positivo che ha caratterizzato l'agricoltura umbra in questi anni di grande spinta all'innovazione, di grande capacità di rafforzamento dell'export".
Per l'assessore regionale alle politiche agricole, Fernanda Cecchini, il successo di Agriumbria "non è una risposta alla crisi economica, ma una fiera che costituisce un'opportunità per misurarsi con gli obiettivi raggiunti". Il presidente di Umbriafiere Spa, Lazzaro Bogliari, ha posto l'accento sul fatto che "Agriumbria, con l'apporto di Aia (Associazione italiana allevatori), si è posta all'attenzione come 'polo delle carni italiane' anche per la presenza di capi di tutte le carni bovine italiane". Bogliari ha messo in evidenza la presenza di 400 espositori, oltre agli allevatori, e il fatto che "per la mancanza di spazi, purtroppo, non abbiamo potuto ospitare 140 espositori"


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