79308663 2555568904680132 8181879361343848448 o(UNWEB) Perugia. Avviare un confronto per una ipotesi di convenzione che consenta al Difensore civico regionale di esercitare le proprie funzioni anche nell’ambito delle attività dell’Amministrazione comunale di Terni.

Di questo si è parlato nella riunione svoltasi nei giorni scorsi tra il sindaco Leonardo Latini, l’assessore alle politiche sociali Cristiano Ceccotti e il Difensore civico Marcello Pecorari che prosegue nel programma di incontri diretti con i primi cittadini delle maggiori città umbre.Pecorari riferisce che nel corso dell’incontro si è svolto “un ampio confronto sulle possibilità di sviluppo del campo di azione del Difensore civico le cui funzioni riguardano il complesso dei problemi che un cittadino può trovarsi di fronte: dalle attività amministrative ordinarie alle questioni più complesse e delicate riguardanti la sanità. E quello della sanità – spiega il Difensore civico - è un ambito che nella città di Terni ha un grande rilievo, presenta aspetti delicati e come tale è stato oggetto di attenzione nel nostro incontro con il sindaco Latini e con l’assessore Ceccotti”.

La legge regionale ‘30/2207’ prevede che l'intervento del Difensore civico possa riguardare anche le attività degli Enti locali, nell'esercizio di funzioni proprie, in forma singola o associata, su richiesta degli stessi, previa stipula di apposite convenzioni approvate dai rispettivi organi consiliari competenti. La norma riconosce al Difensore civico alcune specifiche funzioni: assicura la tutela non giurisdizionale dei diritti soggettivi, degli interessi legittimi e degli interessi collettivi e diffusi dei singoli e degli enti; esercita le funzioni previste dalle leggi statali e regionali a garanzia del buon andamento, dell'imparzialità, della legalità, della trasparenza, dell'efficienza e dell'efficacia dell'attività amministrativa. Esso non è soggetto ad alcuna forma di dipendenza gerarchica o funzionale ed esercita le sue competenze in piena autonomia.

Il difensore può intervenire su provvedimenti, atti, fatti, ritardi, omissioni, illegittimità o irregolarità riscontrati da parte di uffici o servizi dell'Amministrazione regionale; degli enti, agenzie ed aziende speciali soggetti alla vigilanza e al controllo di gestione degli organi regionali; delle Aziende sanitarie regionali coordinandosi, per quanto concerne la tutela dei diritti dell'utente dei servizi sanitari e socio-assistenziali, con gli organismi eventualmente istituiti per analoghe finalità; dei concessionari o gestori dei servizi pubblici regionali; degli enti locali limitatamente all'esercizio delle funzioni conferite ed attribuite.


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