casapound(ASI) Perugia, 13 dicembre - “Non esiste nessuna indagine a mio carico, né a carico del movimento che rappresento a livello provinciale, e siamo pronti a querelare chiunque faccia indebiti accostamenti”.
Così in una nota Antonio Ribecco, responsabile provinciale di Casapound Perugia. “Tutte le ricostruzioni sulla recente operazione antimafia condotta sul territorio, hanno unanimemente certificato la totale estraneità mia e del movimento agli illeciti ascritti ad arrestati e indagati - continua Ribecco - Dalle intercettazioni, al contrario, emerge che Casapound risulta essere, agli occhi di chi oggi è chiamato a rispondere di crimini di mafia, al di fuori dei soggetti da prendere in considerazione per un appoggio elettorale. Davanti a tali evidenze, pure desumibili leggendo con attenzione gli articoli pubblicati, però, molti hanno ritenuto di manipolare la realtà con titoli fuorvianti e accostamenti che ledono l’onorabilità del nome mio e di Casapound e, di questo comportamento, saranno chiamati a rispondere in tribunale”. “Evidentemente - conclude Ribecco- il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Dopo i processi mediatici di Ostia, cui non ha seguito nemmeno un atto giudiziario, e quelli penali di Napoli, conclusisi, dopo anni e centinaia di migliaia di euro dei contribuenti, con la totale assoluzione ‘perché il fatto non sussiste’, ora si prova a ricreare a Perugia lo stesso clima intimidatorio nei nostri confronti. Ebbene, sappiano questi signori della stampa, che noi non ci faremo intimidire dalle loro menzogne”.


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