80407925 2573725609531128 8786178588421390336 oL’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato a maggioranza il disegno di legge della Giunta per l’autorizzazione all’esercizio provvisorio fino all’approvazione del bilancio di previsione della Regione Umbria 2020-2022 e comunque non oltre il 31 marzo 2020. Respinto emendamento della minoranza che chiedeva di anticipare la data di approvazione al 31 gennaio 2020.

 

(UNWEB) Perugia, 23 dicembre 2019 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato con 13 voti favorevoli della maggioranza (Lega, FdI, FI, Tesei presidente per l’Umbria), 6 voti contrari (Pd e M5S) e 2 astensioni (Patto Civico per l’Umbria, Misto) il disegno di legge della Giunta per l’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione per l’anno 2020. Questo atto, che deve essere votato dall’Assemblea legislativa entro il 31 dicembre, consente l’esercizio provvisorio fino all’approvazione del bilancio di previsione della Regione Umbria 2020-2022 e comunque non oltre il 31 marzo 2020. Il provvedimento si è reso necessario per la mancata approvazione del bilancio di previsione 2020-2022. È stato respinto a maggioranza un emendamento della minoranza (a firma Bori, Bettarelli-Pd, De Luca-M5S) che chiedeva l’anticipo della data di approvazione del bilancio di previsione al 31 gennaio 2020.

INTERVENTI

DANIELE NICCHI (Relatore di maggioranza-Lega) nell’illustrare l’atto ha ricordato che “il ricorso all’esercizio provvisorio è scaturito dalla valutazione politico amministrativa della Giunta che ritiene di dover avere i tempi necessari per poter approfondire un bilancio di previsione che possa rispettare le esigenze del nuovo Esecutivo. Dopo la mancata approvazione del bilancio di previsione nella passata Legislatura, il ricorso all’esercizio provvisorio chiesto dalla Giunta è un atto dovuto. Ricordo che l’esercizio provvisorio si estende anche all’Assemblea legislativa e agli Enti strumentali della Regione. In questa fase possono essere impegnate solo spese correnti e le eventuali spese correlate riguardanti le partite di giro. Non è consentito l’impegno delle spese in conto capitale ad eccezione di quelle riguardanti lavori pubblici o altri interventi di somma urgenza. Non è consentito neanche il ricorso all’indebitamento. Le spese correnti possono essere impegnate mensilmente, per ciascun Programma, per importi non superiori ad un dodicesimo degli stanziamenti (oltre all'eventuale quota dei dodicesimi non utilizzata nei mesi precedenti) al netto delle somme già impegnate negli esercizi precedenti e del fondo pluriennale vincolato. I limiti dei dodicesimi non si applicano alle spese obbligatorie, a quelle non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi, oppure a quelle di carattere continuativo necessarie per garantire il mantenimento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi esistenti”.

DONATELLA PORZI (Relatore di minoranza–Pd) ha spiegato che “un esercizio provvisorio non è una cosa buona per la Giunta, per l’Assemblea, per gli Enti strumentali. E neanche per l’Umbria. Auspico che non venga consumato tutto il tempo previsto nell’interesse degli umbri. Voglio restituire un po' di verità alla narrazione di quanto accaduto nell’ultimo scorcio della passata Legislatura. Sui giornali ho letto che la Giunta Paparelli lascia in eredità l’esercizio provvisorio. I fatti non sono andati così. Ci siamo trovati in una fase di ordinaria amministrazione. Avevamo due possibilità: abbozzare un bilancio tecnico che la Giunta neo eletta avrebbe potuto modificare con un maxi emendamento, o lasciare le cose come stavano. Paparelli ha optato per un bilancio tecnico. Nel Consiglio che avrebbe dovuto approvarlo l’allora minoranza ha detto che avrebbe garantito solo il numero legale senza votarlo. Allora abbiamo deciso di lasciare il mondo come stava. Spero che il nostro dibattito potrà essere costruttivo per il bilancio che verrà. Nella passata legislatura l’esercizio provvisorio è stato usato solo una volta: nel 2015 per il bilancio 2016, quando eravamo in attesa di alcune deliberazioni del Parlamento che avrebbero avuto ricadute per la nostra terra. Spero vivamente che il nostro confronto sia sui temi più che sui propositi. Il bene dell’Umbria sta a cuore a tutti noi”.

PAOLA AGABITI (assessore al Bilancio) ha spiegato che “l’esercizio provvisorio non ha il carattere di gravità che viene enfatizzata da più parti. È un atto di responsabilità che ci serve per programmare la spesa sulle effettive esigenze. Sarebbe stato da irresponsabile approvare un bilancio solo di facciata, senza entrare nell’analisi delle singole poste per individuare la spesa improduttiva. Nel 2016 il bilancio provvisorio è stato approvato addirittura ad aprile, oltre i limiti. Siamo stati eletti perché gli umbri hanno chiesto di cambiare. E il modo per farlo è lavorare sugli atti di programmazione. Anche il Ministro dell’Interno ha stabilito un differimento al 31 marzo per i bilanci degli Enti locali per motivate esigenze. Quindi la gran parte degli enti locali andrà in esercizio provvisorio. È innegabile che è nell’interesse della Giunta approvarlo il prima possibile. L’atto consente comunque una gestione stabile, non si riscontrano problematiche, le spese possono essere programmate per garantire il livello qualitativo e quantitativo dei servizio. Non ci saranno problematiche per gestire quanto programmato”.

L’assessore ha espresso un parere contrario all’emendamento proposto dalla minoranza perché “incomprensibile e strumentale. Incomprensibile perché il Ministro dell’Interno ha ritenuto necessario lo spostamento di 3 mesi per gli enti locali. Strumentale perché le festività ci tolgono giorni lavorativi preziosi. Il Bilancio è un atto di programmazione strategico e quindi complesso”.

MICHELE BETTARELLI (PD) nell’illustrare l’emendamento per spostare la data per l’approvazione del bilancio di previsione al 31 gennaio 2020, ha rimarcato che “la Giunta è stata nominata il 21 novembre. Vi chiediamo di trasformare il vostro libro dei sogni in concretezza e di farlo con il bilancio. Fino a fine gennaio è un tempo congruo per cercare di raggiungere i vostri obiettivi che avranno ricadute sui cittadini. Vi chiediamo un’assunzione di responsabilità con un bilancio vostro”.

Andrea FORA (Patto civico per l’Umbria): “Si tratta di un atto tecnico più che politico. La scelta della strada dell’esercizio provvisorio può creare qualche incertezza, ma per questo non mi straccio le vesti. La cosa importante è che il documento di bilancio definitivo possa approdare presto nelle Commissioni e possa essere analizzato in un tempo congruo”.

Fabio PAPARELLI (Portavoce opposizione): “Facciamo fatica a comprendere il perché del termine dell’esercizio provvisorio fissato al 31 marzo. La nostra proposta del termine al 31 gennaio era importante poiché l’esercizio provvisorio limita comunque le attività amministrative. Negli ultimi giorni della passata legislatura vi abbiamo offerto la possibilità di approvare un bilancio tecnico come pure di bandire i concorsi per i dirigenti”.

Vincenzo BIANCONI (Gruppo misto): “Il tempo richiesto per la predisposizione del bilancio è un tempo importante che potrà creare qualche problema nella gestione ordinaria della Regione, ma se sarà bene investito potrebbe creare e dare risultati importanti in futuro per il rilancio della nostra Umbria. Mi auguro che nella discussione del documento ci possa essere una apertura reale nella discussione all’interno delle Commissioni”.


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