“Verseremo meta delle nostre indennità”: così il capogruppo Tommaso Bori, insieme ai colleghi del PD, Simona Meloni, Michele Bettarelli, Donatella Porzi e Fabio Paparelli, lancia la proposta di raccolta fondi straordinaria da versare nell’apposito conto corrente bancario della Regione Umbria, istituito ieri grazie ad un emendamento inserito nella manovra di bilancio e destinato a raccogliere donazioni destinate all’emergenza Coronavirus.
(UNWEB) Perugia, “È il momento di scegliere e di agire, in maniera solidale e concreta a fianco della nostra regione, a sostegno delle persone che in questo momento stanno combattendo questa guerra. Chiediamo perciò alla Presidente, a tutta la Giunta e a tutti i Consiglieri di donare, una tantum, metà della loro indennità per fronteggiare l'emergenza. I consiglieri regionali del Pd lo faranno non appena sarà attivato il conto corrente della Regione Umbria”. Il capogruppo Tommaso Bori insieme ai colleghi del PD, Simona Meloni, Michele Bettarelli, Donatella Porzi e Fabio Paparelli, lancia questa proposta di raccolta fondi straordinaria da versare nell’apposito conto corrente bancario della Regione Umbria, istituito ieri grazie ad un “importante emendamento da noi votato al ddl della manovra di bilancio e destinato a raccogliere donazioni da destinare a tutti quegli interventi che possano contrastare gli effetti diretti ed indiretti del Coronavirus nei nostri territori”.
“Da subito – si sottolinea nella nota del gruppo PD - ci attiveremo anche per informare tutte le amministrazioni comunali e le altre istituzioni, i riferimenti territoriale e tutti i cittadini per invitarli a contribuire. Al contempo chiediamo alla Regione una gestione trasparente dei fondi e che siano utilizzati prioritariamente per fornire mascherine, camici e protezioni idonee, aumentare il numero di tamponi oltre che sostenere gli operatori e le strutture che stanno eseguendo i tamponi”.
“L’emergenza Coronavirus è nel pieno del suo sviluppo in Umbria – prosegue la nota -, purtroppo i dati parlano chiaro e la crescita del contagio è esponenziale. La situazione drammatica ha richiesto scelte straordinarie, come quella di astenersi su un Bilancio inadeguato e insufficiente, pur di tirare fuori la Regione dall'esercizio provvisorio. In questo momento il nostro primo pensiero non è il conflitto politico, ma la battaglia che tante persone stanno combattendo in prima in linea, i tanti operatori sanitari su un fronte e i tanti cittadini colpiti dal virus sull'altro”.
“Nei giorni scorsi – si ricorda nella nota PD - abbiamo a più riprese chiesto a Regione e Aziende Sanitarie di fare di più e meglio: mettere in sicurezza i nostri operatori con i dispositivi di protezione individuale; eseguire più tamponi in maniera mirata; prevedere percorsi sanitari e protocolli unitari in tutto il territorio. In sostanza fare immediatamente e concretamente tutto il necessario per salvaguardare la salute dei cittadini. Lo abbiamo fatto tramite atti politici ed istituzionali ma in questo momento ci rendiamo conto che la vicinanza istituzionale non basta. Serve un segnale chiaro, possiamo fare qualcosa in più e dobbiamo farlo”.