99120700 2697981333772221 6608708333459210240 oNel giorno della festa dei Ceri, il capogruppo del Partito democratico Tommaso Bori ricorda la storia e le peculiarità della manifestazione che dal 1973 rappresenta lo stemma ufficiale e il gonfalone istituzionale della Regione Umbria.

(UNWEB) Perugia,   “Come durante le guerre mondiali, i Ceri si sono fermati per responsabilità e coscienza. La certezza è che la forza delle macchine lignee tornerà a manifestarsi per le vie di Gubbio e che, come dopo le guerre, torneremo a correre e abbracciarci per la Corsa, con i Ceri di nuovo a svettare su Piazza Grande e sull'Umbria”. Così il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori, in occasione della celebre Festa dei Ceri, che dal 1973 rappresenta lo stemma ufficiale e il gonfalone istituzionale della Regione Umbria.

“Da sempre i Ceri di Gubbio portano le immagini della nostra terra nel mondo. Le radici profonde, la continuità storica di una tradizione che si ripete dal 1160 – spiega Bori - ne hanno fatto un simbolo che, superando i campanilismi, unisce e accomuna tutti gli umbri. La loro capacità di rappresentare la collettività regionale li ha resi, dal 1973, lo stemma ufficiale e il gonfalone istituzionale della Regione Umbria. Una tradizione che con forza e passione si rinnova da quasi mille anni e che in tempi moderni si era fermata solo di fronte alla devastazione della guerra nei conflitti mondiali. Un legame indissolubile che spinse 50 soldati eugubini, il 15 maggio 1917 sul Col di Lana, ad esorcizzare la violenza della guerra costruendo tre ceri e attraverso una celebrazione della festa che stupì tanto gli Austriaci da farli smettere di sparare”.

“Oggi come allora la storia ha preso il sopravvento – prosegue Tommaso Bori - alla vigilia di Sant’Ubaldo si sarebbe dovuta svolgere la Festa dei Ceri. Purtroppo, come sappiamo, lo la comunità eugubina ha preso la decisione, tanto sofferta quanto responsabile, di celebrare in maniera alternativa questa tradizione secolare. Una scelta coraggiosa dettata da un forte senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e della festa stessa, che in piena emergenza sanitaria sarebbe stata privata delle caratteristiche peculiari ed uniche che l'hanno resa una delle più coinvolgenti e straordinarie al mondo. Una festa che tornerà, come dopo le guerre, più potente e travolgente che mai”.


 AVIS

80x190