100508705 2703345393235815 3393392431515828224 oAl centro della riunione odierna della Commissione d'inchiesta “Analisi e studi su criminalità organizzata ed infiltrazioni mafiose” presieduta da Eugenio Rondini (Lega): aggiornamento e messa a punto degli strumenti operativi e normativi, quali l’Osservatorio regionali; proposta di legge della X Legislatura; conoscenza e valutazione dell’attività svolta in passato dalla Commissione; avvio programmato dell’attività di confronto con i soggetti istituzionali, sociali ed economici per rendere più efficace e incisiva l’azione dell’organismo di inchiesta.

 

(UNWEB) Perugia,  – Aggiornamento e messa a punto degli strumenti operativi e normativi, quali l’Osservatorio regionale e la proposta di legge della X Legislatura, conoscenza e valutazione dell’attività svolta in passato dalla Commissione, avvio programmato dell’attività di confronto con i soggetti istituzionali, sociali ed economici per rendere più efficace e incisiva l’azione dell’organismo di inchiesta. Questi i temi al centro della riunione odierna della Commissione d'inchiesta “Analisi e studi su criminalità organizzata ed infiltrazioni mafiose, corruzione, riciclaggio, narcotraffico e spaccio di stupefacenti” presieduta da Eugenio Rondini (Lega) che a margine della riunione ha spiegato l’obiettivo di fondo della prima fase delle attività: “revisione, aggiornamento e strutturazione degli strumenti a disposizione: Osservatorio regionale; proposta di legge regionale per la prevenzione e il contrasto delle attività criminali e mafiose; Comitato tecnico scientifico per la sicurezza e la vivibilità. L’azione della Commissione dovrà essere caratterizzata da efficacia e concretezza, capacità di ascolto, forte iniziativa di informazione e conoscenza”.

AUDIZIONE
Nel corso della riunione è stato ascoltato in audizione Giacomo LEONELLI (ex consigliere regionale X legislatura-PD), in qualità di ultimo presidente dell’organismo, che ha spiegato come l’azione della Commissione malgrado sia stata limitata per le ridotte competenze e funzioni in capo a questi organismi regionali, ha tuttavia prodotto due atti normativi unitari, il primo attuato con la riattivazione e puntuale definizione dell’attività dell’Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata che comprende rappresentanze di associazioni e soggetti interessati, parti sociali ed economiche.
L’altro atto normativo rimasto soltanto a livello di proposta di legge che, ha avvertito Leonelli, aveva l’ambizione di trovare un equilibrio tra le molte competenze dello Stato centrale e le scarse della Regione per elaborare un testo efficace, con proposte incisive, efficaci e attuabili e, a suo giudizio, riproponibili dopo un necessario adeguamento alle nuove problematiche socio-economiche. Un’operazione indispensabile per fronteggiare efficacemente mafia e criminalità organizzata, definiti da Leonelli “mostri mutanti” che adeguano cioè le loro strategie con grande opportunismo in relazione all’evolversi delle dinamiche sociali. In questo senso Leonelli ha individuato questo come elemento primario di rischio per Umbria che, indebolita economicamente anche in conseguenza della crisi sanitaria, potrebbe costituire un contesto favorevole per attività di riciclaggio e usura.
Leonelli ha poi sottolineato che la Commissione svolgerà una buona funzione se verrà percepita come una sorta faro puntato sul fenomeno, rendendo difficile perciò l'azione delle mafie che hanno bisogno di "discrezione": grande attenzione quindi all’attività di conoscenza e informazione svolta dall’organismo in primo luogo nei confronti delle scuole.
Importante inoltre la partita “audizioni”, per tastare il fenomeno con gli attori diretti. E rispetto a ciò Leonelli ha rilevato che tra i soggetti istituzionali invitati alcuni sono stati “molto meno disponibili di altri e non erano certo le amministrazioni locali”. Rispetto a ciò occorre ridefinire e riarticolare meglio tale “decisivo” strumento. Sulle tossicodipendenze, da ultimo, l’ex presidente ha spiegato che si è lavorato più con attività di analisi e valutazione, con un report del 2008, che non sul piano della proposta di interventi.

INTERVENTI
Secondo Fabio Paparelli (PD) occorre mettere a punto gli strumenti a disposizione della Commissione, in primo luogo l’Osservatorio. Rispetto alla passata attività della Commissione bisogna fare di più anche perché incalzati da nuove emergenze e problematiche. In particolare, secondo l’esponente PD, occorre focalizzare sul nuovo scenario prodotto da emergenza Covid-19. Paparelli ritiene poi utile lavorare alla predisposizione di uno strumento legislativo integrato, un testo unico che metta insieme e integri le norme utili alla prevenzione e al contrasto delle attività mafiose, in materia di appalti, commercio e attività imprenditoriali. Paparelli ha infine proposto che la Commissione umbra si impegni per realizzare una rete di relazioni organiche con gli altri organismi d’inchiesta diventando punto di riferimento di tale azione.
Nel suo intervento la consigliera Simona Meloni (PD-vicepresidente Commissione) ha insistito sulla necessità di iniziative pubbliche tese a costruire una forte cultura della legalità nella società civile e in particolare nelle scuole. Anche Vincenzo Bianconi (Misto) ha sottolineato la necessità di rivedere e rimettere in moto gli strumenti, e aggiornare la situazione di contesto, come pure ha ravvisato l’esigenza di sostenere con informazioni e conoscenza il tessuto economico umbro, molto vulnerabile soprattutto in questa contingenza emergenziale.

PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE
Dopo l’audizione di Leonelli la Commissione ha cominciato ad approfondire la proposta di legge (vedi scheda sintesi e atto integrale: https://tinyurl.com/yaalqzhq (link is external)) scaturita in forma unitaria da parte di tutti i componenti della passata Commissione. I contenuti del testo sono stati illustrati da Lavinia Marri, esperta del Servizio legislativo che ne ha evidenziato i punti centrali delle attività di prevenzione e contrasto contenuti nel testo: gli accordi tra Regione ed enti pubblici in materia di giustizia e di contrasto alla criminalità; la diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile nel mondo economico; la promozione della responsabilità sociale delle imprese, la certificazione di qualità e il rating di legalità; il recupero e l’utilizzo dei beni immobili confiscati o sequestrati. Prevista la promozione della legalità nei settori dell’autotrasporto e del facchinaggio; gli accordi per l’implementazione dell’attività ispettiva e di controllo; le norme per la legalità nel turismo, commercio e pubblici esercizi.
Rispetto a questa proposta normativa, il segretario generale Juri Rosi ha sottolineato l’esigenza di rivederne i contenuti per aggiornarli e calibrarli alle mutate situazioni di contesto e al fine di rendere le norme più efficaci, incisive e aderenti alle competenze regionali in materia e in linea con la normativa nazionale.
SCHEDA MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE ‘16/2012’ CONCERNENTE ‘CONTRASTO E PREVENZIONE DEL CRIMINE ORGANIZZATO E MAFIOSO, PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA LEGALITÀ E DELLA CITTADINANZA RESPONSABILE’ - Obiettivo della proposta di legge è quello di integrare l'attuale normativa regionale (legge regionale ‘16/2012’) al fine di renderla più efficace ed in grado di permeare situazioni non chiaramente delineate nel testo vigente che possano contribuire a fornire un panorama più ampio sul tema della legalità, del rispetto delle leggi e del contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata. Viene rafforzato il concetto della diffusione della CULTURA della LEGALITÀ e della CITTADINANZA responsabile nel mondo economico. Vengono introdotti per le imprese la RESPONSABILITÀ SOCIALE, le CERTIFICAZIONI DI QUALITÀ, e il RATING DI LEGALITÀ ai fini della concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e di accesso al credito bancario. Rispetto ai CONTRATTI PUBBLICI di lavori, servizi e fornitura da parte della Regione e degli enti, agenzie regionali nonché delle aziende del servizio sanitario regionale e delle società soggette alla vigilanza o al controllo della Regione viene introdotta una serie di buone pratiche da seguire dando attuazione ai principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità e rotazione. Previste azioni finalizzate al RECUPERO DEI BENI IMMOBILI CONFISCATI, all'utilizzo per fini sociali dei beni confiscati o sequestrati e per la continuità produttiva e la tutela occupazionale di questi beni. Vengono previste norme volte a favorire la LEGALITÀ NEI SETTORI DELL'AUTOTRASPORTO E FACCHINAGGIO, DEL COMMERCIO, DEL TURISMO E DELL'AGRICOLTURA. Prevista la realizzazione di una BANCA DATI INFORMATICA REGIONALE delle imprese esercenti il commercio, in sede fissa e su aree pubbliche, la somministrazione di alimenti e bevande e le attività ricettive. Sono state predisposte norme per la PROMOZIONE DELLA LEGALITÀ NEL SETTORE AGRICOLO ponendo in essere azioni, nella sfera delle competenze regionali, tese a favorire il contrasto al caporalato, all'intermediazione illegale di manodopera, al lavoro sommerso e all'evasione contributiva in agricoltura, nell'ambito dei programmi mirati alla lotta al lavoro nero. 
Dell’organismo fanno parte, oltre al presidente Eugenio Rondini, i consiglieri Simona Meloni (PD-vicepresidente); Vincenzo Bianconi (Misto); Paola Fioroni e Stefano Pastorelli (Lega Umbria); Eleonora Pace (FdI); Fabio Paparelli (PD).


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