I precari della scuola in Pandemia, costretti a barattare la Salute per il Ruolo! Il binomio Crocette /Esperienza non regge!
(ASI) I precari avvertono i politici:necessaria la discussione su emendamenti al decreto scuola! L’eventuale voto di Fiducia sul Decreto Scuola senza emendamenti affosserebbe definitivamente il comparto scuolagià allo stremo e costituirebbe un grave attentato alla democrazia rappresentativa.
Da anni i Governi nazionali non hanno fatto altro che incentivare l’uso abuso del precariato nella scuola pubblica contravvenendo a precise disposizioni europee che ne richiedevano la stabilizzazione per titoli e servizi, calcando particolarmente la mano con gli insegnanti. La carenza di personale docente di ruolo negli istituti scolastici di ogni ordine e grado e la situazione al collasso dei Provveditorati Scolastici Provinciali mettono gravemente a rischio la tenuta di tutto il sistema scuola che rischia l’implosione! Ad oggi quasi 1/3 del personale docente impiegato con contratti a termine nella scuola pubblica fa parte di quel Precariato Storico che al pari del personale di ruolo concorre al mantenimento del diritto all’istruzione degli studenti prestando fede ai propri doveri ma senza veder riconosciuti i propri diritti. L’ abuso del precariato, delle cattedre vuote e dei docenti che ogni anno, loro malgrado, sono costretti a cambiare classe aumentando la discontinuità didattica e la dispersione dei nostri studenti, continua ad essere una realtà italiana ed una precisa responsabilità della politica nostrana che continua a rimandare le sue decisioni a tal riguardo! Un concorso lotteria a crocette, bandito in piena pandemia, senza garanzia né di sicurezza sanitaria, né di reale fattibilità, non consente di verificare la reale esperienza (cosi come da bando) acquisita dagli insegnanti precari ma rappresenta l’ennesima offesa lesiva della nostra professionalità acquisita sul campo e dei nostri diritti Costituzionali. Non è tempo di grandi eventi né per lo sport né per la musica, non può esserlo magicamente per la scuola. Se si vuole realmente salvare la scuola dalla disastrosa situazione è tempo di avviare una procedura per titoli e servizio che consenta con certezza di assumere i docenti precari con 3 anni di esperienza entro l’inizio del nuovo anno scolastico! La pazienza è giunta al capolinea: a mali estremi, uno sciopero nazionale del comparto precari metterebbe in ginocchio tutta la scuola pubblica e in forte rischio svolgimento gli ormai prossimi esami di Stato.
Così in una nota i docenti precari storici terza fascia Umbria in lotta per vedere riconosciuti dal Ministro dell'Istruzione Azzolina i propri diritti.