DeLuce Coletto(UNWEB) Perugia. Nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa durante “question time”, il consigliere del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, chiede alla Giunta regionale di “potenziare il sistema del soccorso in emergenza, ridefinire numero e tipo di mezzi a disposizione e le sedi delle postazioni, attuando una pianificazione fondata sul rispetto dei tempi di percorrenza previsti”. L’atto ispettivo, ha spiegato l’interrogante, scaturisce dall'episodio “accaduto a Terni, il 26 maggio quando una donna di 82 anni che a seguito di una caduta aveva riportato la frattura del bacino e del femore ha dovuto attendere ben 45 minuti per l'arrivo di un’ambulanza che proveniva addirittura da Marsciano”.

De Luca ha spiegato che le linee guida della Conferenza Stato-Regioni raccomandano i tempi di arrivo dei mezzi di soccorso primario in emergenza “in 8 minuti in area urbana e 20 in area extraurbana almeno nel 90 per cento dei casi, garantendo un intervento di soccorso qualificato ed un trasporto protetto fino al ricovero nel presidio ospedaliero. Per questo – ha aggiunto- ogni territorio deve essere dotato di un numero adeguato di ambulanze e risorse in relazione all’area da servire. Ma da un accesso agli atti effettuato dal M5S sui dati forniti dal sistema ‘Beta 80’ emerge che nella stragrande maggioranza dei casi i mezzi dislocati nelle varie postazioni non garantiscono i tempi raccomandati per un intervento tempestivo. Nel 50 per cento dei casi, in alcuni territori, quando una chiamata di emergenza viene presa in carico, il tempo di intervento del servizio del 118 eccede quasi sistematicamente i 20 minuti. Più in generale, nel corso del 2019, su 33 postazioni solo 2, quelle di Terni, hanno rispettato le raccomandazioni delle linee guida arrivando per il 90 per cento delle volte nei tempi prestabiliti”. De Luca ha chiesto infine se l'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi delle linee guida possa “pregiudicare i livelli essenziali di assistenza, con ripercussioni sulla ripartizione del fondo sanitario”.

Nella sua risposta l’assessore Luca Coletto, in relazione all’evento sottolineato dall‘interrogante, la caduta di una anziana signora a Terni soccorsa con un ritardo di circa 45 minuti, ha ripercorso nei particolari la situazione, sottolineando che nella fascia oraria dell’accadimento dell’evento, “tutte le ambulanze della zona erano già impegnate in soccorso di altrettanti casi urgenti in codici rosso e giallo. L’unica ambulanza residua, con medico a bordo, era rappresentata da un mezzo a Narni che sarebbe dovuta intervenire in caso di patologia ‘tempo dipendente’ (codice rosso), per tale motivo l’operatore decideva di far intervenire in soccorso della signora in questione l’ambulanza di Todi, trattandosi di patologia ‘non tempo dipendente’. La situazione è stata caratterizzata dunque da numerosi codici di gravità maggiore accaduti in una ristretta fascia oraria che avevano impegnato tutte le ambulanze disponibili sul territorio. Rispetto ai tempi medi di intervento delle ambulanze, quello, in codice rosso, tra chiamata ed arrivo sul posto va da un range tra 7 e 19 minuti. Allo scopo di migliorare ulteriormente i tempi ed offrire un servizio potenziato, in considerazione del progressivo aumento degli interventi nel corso degli anni, sono stati elaborati alcuni piani che permettono di svincolare la figura del medico dall’ambulanza che può quindi operare in maniera più flessibile. Giovedì prossimo, 11 giugno è programmato un incontro con la direzione sanitaria Usl 2 per riprendere questi progetti. Rispetto agli adempimenti Lea, la valutazione del 2018 (ultima disponibile) ha dichiarato l’Umbria ‘adempiente’. È chiaro che la situazione va rivalutata rispetto alle esigenze odierne”.

Nella replica, De Luca ha rimarcato che “non è stato capito il problema. La media di intervento regionale non può essere rappresentativa rispetto a criticità di alcuni territori. Prendo atto che negli ultimi giorni è stato deciso di smantellare la presenza h24 nella Media Valle del Tevere, ritornando così nella fase pre Covid. Dobbiamo tutti renderci conto che quella del tempo di intervento è una situazione di assoluta priorità”.


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