de luca thomasIl capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, interviene in merito ai Consorzi di bonifica e nello specifico rispetto alla fiscalità. De Luca annuncia una interrogazione alla Giunta per chiedere “come mai non vengano applicati criteri di uniformità su tutto il territorio regionale” e quindi “se abbia o meno intenzione di porre fine all'iniquità fiscale in materia di bonifica, sicurezza idraulica e manutenzione del territorio”.

 

(UNWEB) Perugia, – “La tutela idrogeologica è competenza dello Stato e della Regione. E tutti i cittadini hanno uguali diritti”, così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca annunciando in proposito una interrogazione per chiedere alla Giunta “come mai non vengano applicati criteri di uniformità su tutto il territorio regionale in materia di tributi legati alla bonifica del territorio”. E quindi “se abbia o meno intenzione di porre fine all'iniquità fiscale in materia di bonifica, sicurezza idraulica e manutenzione del territorio”.

“La Regione – spiega il capogruppo pentastellato - promuove e organizza la bonifica come attività di rilevanza pubblica per garantire la sicurezza idraulica e la manutenzione del territorio. Questo dice l'art. 1 della legge regionale ‘30/2004’ (Norme in materia di bonifica). Ma di fatto – rileva - le tasse dei Consorzi di bonifica sono un balzello imposto solo in alcune fasce di territorio, inspiegabilmente penalizzate rispetto ad altre esentate dal pagamento. Nella provincia di Terni 33 comuni su 33 pagano la tassa, mentre nella provincia di Perugia sono soltanto 16 su 59. Così viene meno il criterio sacrosanto dell'uguaglianza di tutti i cittadini”.

“I Consorzi di bonifica - aggiunge De Luca - hanno il potere di imporre ai propri consorziati contributi di natura tributaria. Nel territorio regionale operano il Consorzio di Bonifica Tevere-Nera, il Consorzio di Bonificazione Umbra e il Consorzio Val di Chiana Romana Val di Paglia. Ma nei territorio dove non operano i consorzi, le stesse funzioni sono esercitate da particolari Enti della Regione le cui spese di funzionamento ricadono nella fiscalità generale. Nonostante le riforme degli ultimi anni, sono molteplici gli enti che si occupano di tutela del territorio, di fatto sovrapponendosi. Succede quindi – continua - che Province, Comunità Montane in liquidazione, Consorzi di Bonifica, Comuni, Afor ed altri enti aumentino a dismisura costi ed inefficienze a livello economico, burocratico ed amministrativo”.

Alla luce di ciò, De Luca chiede “che si proceda a una profonda modifica della legge ‘30/2004’ in modo che sia la fiscalità generale a farsi carico, uniformemente in tutta l'Umbria, delle materie in questione, preservando e tutelando le professionalità inserite nei Consorzi di Bonifica, il cui ruolo essenziale va sicuramente riconosciuto. Ma senza pretendere da alcuni territori – conclude - tributi altrove inesistenti. Introducendo criteri di legalità ed uniformità per tutti i cittadini dell'Umbria”.


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