michele bettarelli pd 2Il consigliere regionale Michele Bettarelli (PD) interviene in tema di emergenza Covid-19 e gestione delle manifestazioni calcistiche a livello dilettantistico, valutando che “la gestione non omogenea delle aperture degli stadi per queste categorie rischia di dar vita a disparità fra società che militano negli stessi campionati, ma in regioni diverse”. Bettarelli auspica un confronto tra Regioni confinanti per uniformare i rispettivi provvedimenti.

 

(UNWEB) Perugia - “Il successo della ripresa in sicurezza dei campionati di calcio nei dilettanti è dovuto all’impegno e alla serietà di tantissime società sportive e addetti ai lavori, ma la gestione non omogenea delle aperture degli stadi rischia di dar vita a disparità fra società che militano negli stessi campionati, ma in regioni diverse”. Così il consigliere regionale Michele Bettarelli (PD) che interviene in tema di emergenza Covid-19 e gestione delle manifestazioni sportive a livello dilettantistico. 

“Se il tifo è parte integrante del gioco del calcio – spiega Bettarelli -, l’accesso dei tifosi agli stadi è anche elemento essenziale per la sopravvivenza di tante realtà calcistiche che spesso rappresentano la principale attività sociale nelle piccole realtà territoriali, delle vere e proprie risorse nella vita dei nostri territori. Per questo sono intervenuti in questi giorni presidenti di Regione che come nella vicina Toscana hanno consentito, nel rispetto di uno specifico protocollo, la presenza di pubblico nella misura del 25 per cento della capienza autorizzata fino ad un massimo di mille spettatori; o che come in Abruzzo hanno avviato tavoli di lavoro per la riapertura delle strutture sportive al pubblico”.

Il consigliere Bettarelli sostiene che in ragione di ciò “si assiste in Umbria ad un paradosso per le squadre di ‘confine’: gli stadi umbri sono chiusi ma a pochi chilometri di distanza, in altra regione, gli stessi tifosi possono accedere agli impianti sportivi e seguire la propria squadra. Se ad oggi riconosciamo come preminente la tutela della salute pubblica, la ripresa della scuola e delle attività economiche e produttive, garantire omogeneità nelle aperture del comparto sportivo, sempre nel pieno rispetto della normativa vigente, sarebbe un segnale di attenzione per garantire parità di accesso alla competizione sportiva per le società protagoniste dei campionati. Ci auguriamo pertanto per il mondo dei dilettanti umbri – conclude Bettarelli - che la nostra Regione possa adoperarsi quanto prima per un confronto proficuo con le altre Regioni al fine di verificare la possibilità di uniformare le modalità di ingresso negli stadi”


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