In Terza commissione audizione dei rappresentanti dell’Associazione specializzandi dell’Università di Perugia sulle problematiche sollevate dai medici in formazione specialistica. Chiedono non solo la gratificazione economica corrisposta a tutti gli altri lavoratori della sanità che hanno affrontato il Covid ma anche un riconoscimento della loro attività nelle strutture sanitarie e quindi maggiori tutele.
(UNWEB) Perugia, – La Terza commissione consiliare, presieduta da Eleonora Pace e alla presenza dell'assessore alla sanità, Luca Coletto, e del direttore sanitario regionale, Claudio Dario, ha ascoltato i rappresentanti dell’Associazione specializzandi università di Perugia (ASUP) in merito alle problematiche inerenti i medici in formazione specialistica dell’UniPg.
I medici specializzandi, di nuovo richiamati a combattere il Covid nelle strutture sanitarie della regione, hanno chiesto non solo il riconoscimento economico per chi ha lavorato nella sanità, “esponendosi agli stessi rischi e facendo altrettanti turni dei colleghi che hanno ottenuto il bonus”, ma anche “per vedere riconosciuta l'attività svolta, garantendo assistenza e, come richiede la nostra etica professionale, andando ben oltre quello che è contemplato nel contratto”.
“Non abbiamo tutele né gratificazioni - hanno detto – mentre in altre regioni le Amministrazioni hanno trovato risorse aggiuntive. Ci sentiamo abbandonati sia dalla Regione che dall'Università. Siamo medici in formazione che lavorano in ospedale, non solo studenti. La nostra attività didattica è stata interrotta e noi siamo stati dirottati nei reparti in cui serviva personale, tralasciando la nostra formazione. E paghiamo le tasse nonostante il blocco della didattica”.
L'assessore Coletto ha detto che la Regione Umbria “non ha mai preso sottogamba la situazione” e che “lo scoglio da superare è quello del contratto, che esula dalla Sanità, mentre gli specializzandi, proprio per il lavoro importante che svolgono, pur essendo universitari dovrebbero essere caricati sulla sanità. In Commissione salute è stato presentato un emendamento per estendere i bonus, ma il Governo non gli ha dato alcun seguito. Altre Amministrazioni regionali hanno trovato fondi propri, il Lazio utilizza il Por-Fesr. Noi abbiamo chiesto un emendamento che sanasse la situazione, perchè quando si erogano soldi pubblici bisogna essere coperti. Cercheremo di trovare i fondi necessari. L'ideale sarebbe stato che il Governo avesse messo in qualche Dpcm un piccolo emendamento per poter erogare. Lo ripresenteremo”.
Gli esponenti della minoranza, Tommaso Bori e Michele Bettarelli (PD), hanno chiesto che la Regione “faccia la propria parte, come altre Regioni hanno già fatto”, stigmatizzando le critiche rivolte dall'assessore al Governo e chiedendo un impegno della Regione. La presidente Eleonora Pace ha annunciato una proposta di risoluzione da parte della Commissione per sostenere l'azione della Giunta presso il Governo affinché riconsideri l'emendamento suggerito dalla Regione Umbria, auspicando che siano trovati fondi propri per i medici specializzandi.