Porzi Coletto(UNWEB) Perugia. Nella sessione ‘Question time’ della seduta odierna dell’Assemblea legislativa la consigliera regionale Donatella Porzi (PD) nella sua interrogazione ha chiesto all’assessore alla Sanità, Luca Coletto, “se e quando la Giunta regionale intende colmare i gravi ritardi circa il reperimento, l’acquisto e la distribuzione dei tamponi rapidi ai medici di base e ai pediatri per consentire, al fine della prevenzione, un maggiore e capillare controllo di tutta la popolazione scolastica”.

Porzi ha spiegato che la Regione Umbria “è in forte ritardo per quanto riguarda l’esecuzione dei tamponi rapidi, mettendo in grave difficoltà interi settori produttivi e le istituzioni scolastiche che, nel caso di quarantene preventive, si troverebbero a far fronte ad una vera emergenza di personale. L’utilizzo di questi test antigenici rapidi – ha spiegato –, in uso già in porti e aeroporti, è permessa anche nelle scuole e, in attesa della gara nazionale, ci sono Regioni come il Veneto o il Lazio, che hanno provveduto autonomamente. L’Umbria non ha attivato niente di tutto ciò e in questo caso, dopo anni ai vertici della sanità, è relegata tra quelle meno organizzate e meno attive nel controllo della popolazione scolastica, dei docenti e del personale Ata. Non è più credibile la scusa che la Regione deve aspettare le decisioni del Governo. È necessario intervenire subito – ha concluso Porzi – perché gli umbri meritano molto di più, compresa la popolazione scolastica che ha diritto a programmazione, sicurezza e prevenzione di alto livello, come lo è sempre stata”.

L’assessore Coletto nella sua risposta ha sottolineato che: “la previsione di coinvolgimento del sistema delle cure primarie è stata oggetto di confronto con le rappresentanze sindacali all’esito delle quali si è convenuta una partecipazione strutturata ed organica nell’attività del caso. Sono state definite le composizioni per tipologia e quantità dei kit Dpi per ciascuna delle figure professionali, adeguate alla garanzia di esercizio in sicurezza nelle rispettive attività. È stata predisposta una configurazione del portale dedicato, accessibile a tutti i medici di medicina generale ed i pediatri con allestimento del sistema alle esigenze del supporto delle attività di vigilanza e monitoraggio dei pazienti e dei soggetti positivi a domicilio. Sulle funzionalità del sistema e sull’avvio dell’utilizzo sono stati condotti lo scorso lunedì due eventi di formazione riservati ai referenti del sistema nelle due Aziende Usl. Si è provveduto al potenziamento delle Usca con l’assunzione di 13 medici presso l’Usl Umbria 1 e di 15 presso l’Usl Umbria 2 portando il numero complessivo degli operatori a 40 in ciascuna delle due Usl e prevedendo la loro operatività per sette giorni a settimana. Le rappresentanze sindacali dei pediatri hanno espresso la condivisione per la partecipazione attiva ed organizzata alle attività di controllo della presa in carico della popolazione pediatrica ivi compresa la possibilità di effettuazione dei tamponi ai bambini presso le postazioni di drive through in fasce orarie dedicate. Rispetto alle dotazioni di utilizzo dei tamponi da parte dei medici di medicina generale e pediatri, la direzione di Agenas ha comunicato che il Commissario straordinario per l’emergenza Covid provvederà oltre all’acquisto anche alla distribuzione dei tamponi rapidi, antigenici e dei Dpi per i professionisti coinvolti in queste iniziative. Sulle modalità di consegna e dei relativi referenti si è provveduto nella giornata di ierinella giornata di ieri. Per le forniture dei test di varia tipologia siamo in attesa del riscontro della richiesta formulata alla struttura centrale della Protezione civile in data 16 ottobre u.s. Le acquisizioni al momento perfezionate dalla struttura centrale è di 40mila test sierologici in due trance che sono dedicate agli screening degli operatori di servizi di pubblica utilità e degli ospiti ed operatori delle residenze. Per i quantitativi dei test rapidi antigenici è stata aggiudicata una fornitura di 90mila tamponi con consegne pianificate in relazione ai fabbisogni e alle potenzialità operative dei laboratori interessati”.

Nella replica, Porzi ha rimarcato che “le risposte date dall’assessore non attengono alle domande poste. Le risposta si è basata su azioni che nulla hanno a che vedere con i nostri quesiti”.


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