(UNWEB) Si è svolto questa mattina, in video-conferenza dalla Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, il consueto incontro di fine anno tra la Presidenza dell'Assemblea legislativa dell'Umbria e i giornalisti dei media regionali. Il presidente Marco Squarta, le vicepresidenti Paola Fioroni e Simona Meloni, hanno illustrato un report dell'attività svolta dall'Assemblea nel corso del 2020 e delineato le priorità di azione per il 2021. [Il video integrale della conferenza stampa, con la traduzione nella Lingua italiana dei segni: https://youtu.be/fn6opqAagoE] (link is external).
I componenti dell’Ufficio di presidenza hanno unanimemente rilevato le difficoltà, istituzionali e organizzative, economiche e sociali, legate all’emergenza sanitaria. La Pandemia, è stato evidenziato, ha rallentato ma non fermato i lavori dell'Assemblea legislativa, che ha continuato a riunirsi, quasi sempre in presenza, a discutere ed approvare leggi, mozioni, risoluzioni ed atti ispettivi; hanno proseguito nelle proprie funzioni anche le Commissioni e i Comitati di Palazzo Cesaroni, che hanno valorizzato le risorse professionali e tecnologiche di cui l’Assemblea dispone per continuare anche nelle audizioni con cittadini, associazioni e rappresentanti di categorie e associazioni.
I LAVORI DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA. Nelle 24 sedute d’Aula sono state approvati 13 proposte di legge (6 di iniziativa consiliare), 42 atti amministrativi e 45 atti di indirizzo; discusse 115 interrogazioni a risposta immediata (altre 35 hanno ricevuto risposta scritta).
I LAVORI DELLA COMMISSIONI. Prima Commissione: 34 sedute e 11 audizioni - Seconda Commissione: 34 sedute e 42 audizioni - Terza Commissione: 38 sedute e 34 audizioni - Comitato di Controllo: 18 sedute e 4 audizioni - Commissione Statuto: 13 sedute - Commissione d'inchiesta “Analisi e studi su criminalità organizzata ed infiltrazioni mafiose, corruzione, riciclaggio, narcotraffico e spaccio di stupefacenti”: 6 sedute e 3 audizioni - Commissione d'inchiesta “Verifica delle condizioni di inquinamento dell’area ternana e del Narnese”: 3 sedute, 1 audizione.
GLI INTERVENTI
Il presidente Marco SQUARTA (FdI), ha aperto l’incontro ringraziando il capoufficio Stampa dell’Assemblea, Tiziano Bertini, che a breve andrà in pensione, per il lavoro svolto in questi anni. Ha poi rilevato come “la nuova Legislatura sia stata segnata dalla Pandemia e dall’emergenza sanitaria. Il 2020 è stato un anno difficile anche per la gestione dell’Assemblea legislativa, dalla attivazione dello smartworking alle procedure per gestire i lavori di Commissione e Assemblea in modalità telematica. Grazie agli spazi di Palazzo Cesaroni siamo peraltro riusciti a svolgere in presenza quasi tutte le sedute dell’Assemblea, che sono state numerose. Le Commissioni si sono riunite con frequenza, svolgendo anche svariate audizione: il presidente Valerio Mancini, in Seconda commissione, ne ha svolte ben 42. Mozioni, risoluzioni, atti ispettivi e proposte di legge sono state discusse ogni mese. Rispetto all’emergenza sanitaria ci tengo a ribadire che credo molto nella campagna di vaccinazione, che possa far iniziare il 2021 sotto i migliori auspici”.
Paola FIORONI (vicepresidente - Lega): “Il 2020 non è stato un anno facile per le istituzioni democratiche, poiché le restrizioni Covid hanno reso difficile quel rapporto naturale di ascolto tra rappresentato e rappresentanti eletti, limitando incontri e contatti sul territorio. Eppure i componenti di questa Assemblea legislativa hanno mantenuto vivo il file rouge sia con le amministrazioni locali, sia con le necessità dei portatori d’interesse soprattutto attraverso le audizioni in commissione che sono state numerose e talvolta ripetute, proprio per accogliere le esigenze diverse e plurali in un momento di profonda incertezza. L’incertezza è stata ed è la compagna della quotidianità delle comunità a causa della pandemia e la vera sfida è e sarà ricostruire quei legami di fiducia non solo nella politica ma nel futuro in generale. Ci sono emergenze che si sono acuite in questo ultimo anno e che rischiano di diventare ancor più pesanti a cui sarà necessario porre maggiore attenzione con risposte immediate. L’azione dell’Assemblea si è concentrata molto sull’emergenza cercando di accompagnare la Giunta nella gestione dell’emergenza stessa e svolgendo quelle funzioni di indirizzo e controllo che sono costituzionalmente riconosciute a questa assise la cui dignità e il cui ruolo, nella sua autonomia, costituiscono nucleo fondante del sistema democratico delle istituzioni regionali. La rappresentatività dell’Assemblea nell’anno venturo dovrà essere ancor più pregnante e dovremo essere pronti per le numerose sfide di ripartenza che ci attendono sia dal punto di vista normativo che nel confronto fra le forze politiche, talvolta aspro e duro, ma rispettoso dell’alta responsabilità che ciascuno di noi ha nell’interpretare il proprio ruolo con correttezza e rispetto. I 50 anni del regionalismo non sono stati quest’anno un’occasione persa: il Covid ha limitato le celebrazioni ma ha stimolato ancor di più la riflessione sulla cooperazione delle autonomie territoriali e sull’importanza del coinvolgimento delle Regioni in ogni piano di risposta e di rilancio. Auspico che dall’emergenza si tragga spunto a livello centrale per un maggiore coinvolgimento delle Regioni nei prossimi piani di sviluppo perché sono le Regioni a conoscere le proprie necessità e a dover impiegare con efficacia le risorse, per rafforzare i propri sistemi di resilienza strutturali”.
Simona MELONI (vicepresidente - Pd): “La pandemia ha sconvolto le nostre abitudini e la nostra vita, rispondere a questa emergenza non è stato semplice. Come Ufficio di presidenza abbiamo reagito con azioni etiche improntate alla sobrietà, perché la politica è servizio e non carriera, visione e non occasione di coltivare interessi di parte. Nel 2021 vogliamo continuare ad aprire il Palazzo, a portare avanti il confronto con gli amministratori locali e con tutti gli ambiti sociali. C’è bisogno di risposte concrete, di sicurezza, di dare forma e sostanza alla speranza, consapevoli che nostro impegno sarà misurato sulla nostra capacità di essere davvero utili e vicini ai nostri cittadini. Questo passaggio così delicato della storia umbra, chiama in causa tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione. Rispondere a questo appello significa provare ad aprire una fase nuova, una Legislatura costituente, per sottolineare l’eccezionalità di una situazione che chiama tutti quanti ad uno sforzo di responsabilità, ciascuno dalle sue posizioni. La democrazia rappresentativa deve saper guardare ben al di là dei suoi confini e dei suoi metodi tradizionali, aprendosi anche a nuove forme di democrazia partecipativa. Con il sostegno e il contributo di tutti a partire dagli enti locali, dai comuni, e dalle comunità locali, che vivono ogni giorno le difficoltà del presente. Abbiamo utilizzato la tecnologia anche per sviluppare la partecipazione. Dovremo continuare, anche promuovendo il Consiglio regionale dell’economia e del lavoro, per poter interloquire con i protagonisti della società regionale. Dovremo riaprire il Palazzo alla scuola, per fargli sentire la vicinanza delle istituzioni. Quando sarà possibile dovremo riprendere con eventi mirati alla valorizzazione dei borghi e delle bellezze dell’Umbria”.
LE DOMANDE. Al termine degli interventi, i giornalisti hanno chiesto a Squarta, Fioroni e Meloni alcune valutazioni su specifici aspetti.
Sull’operato della Giunta di Palazzo Donini rispetto al contrasto della Pandemia, Squarta ha evidenziato che “tutte le Regioni sono andate in sofferenza di fronte alla seconda ondata. La Giunta ha operato bene, facendo un grande sforzo nel gestire una emergenza complicata. L’Assemblea ha dato il suo contributo, discutendo spesso dell’argomento e approvando alcune mozioni. È stato fatto molto dunque anche se ci sono state problematiche, pure molto complesse, è stato fatto un buon lavoro ma tutto si può migliorare. La grande sfida riguarda un efficiente piano di vaccinazione, che non può fallire”.
Sugli interventi concreti dell’Assemblea legislativa rispetto alla ripresa economica, Squarta ha detto di “credere fortemente nell’autonomia di Palazzo Cesaroni, che dovrà dare indirizzi precisi in tema di Covid. Gli assessori Fioroni ed Agabiti hanno lavorato molto bene, recuperando decine di milioni di euro per la ripresa economica. Nel 2021 dovremo trovare ancora più risorse, da destinare alle categorie e ai soggetti che non hanno beneficiato dei ristori precedenti. Il sostegno all’economia avrà la stessa importanza della lotta al virus”.
Per Paola Fioroni “dobbiamo prenderci l’impegno di supportare ed indirizzare la Giunta nell’azione di contrasto alla pandemia e di rilancio del tessuto economico regionale. Serviranno misure normative e di indirizzo che vadano a colpire le difficoltà del momento e a colmare le debolezze del sistema economico umbro. Dobbiamo pensare ad un rilancio sul medio-lungo periodo e non solo alla ripresa post-Covid. Tutte le forze politiche sono chiamate, anche attraverso un duro confronto, a fornire indicazioni per il futuro della nostra regione”. Secondo Meloni “la soluzione economica potrà esserci solo dopo la sconfitta del Covid. L’Umbria ha perso una quota rilevante del Pil ed io vorrei avere un disegno dell’Umbria dei prossimi anni. Per indirizzare al meglio i fondi previsti dal Defr per la digitalizzazione e per il bando Re-start bisogna analizzare le criticità e fare previsioni sul futuro dell’economia regionale”.
Rispetto alle misure nazionali, Squarta ha evidenziato che “l’Umbria è stata danneggiata dalla zona arancione, terra fatta di piccoli comuni i cui esercizi commerciali hanno visto azzerare le proprie entrate. Vanno previsti ristori anche per chi si trova nelle zone arancioni e vede annullati i propri incassi a causa dei limiti imposti agli spostamenti”.
Sul clima politico e i rapporti tra i gruppi consiliari, Squarta ha sottolineato che “lo scontro maggioranza – opposizione è normale. L’Umbria è stata un esempio nazionale nella dialettica tra Presidente della Giunta e forse di minoranza. Nella maggioranza, come è normale che sia, ci sono state posizioni diverse che poi hanno ritrovato una sintesi”.
Squarta, Fioroni e Meloni hanno concluso la conferenza stampa accogliendo l’invito ad un appello “convinto ed unitario” in favore della campagna nazionale di vaccinazione anti-Covid.