(UNWEB) Perugia. In apertura di seduta la capogruppo Bistocchi, a nome di PD, Ipp, Giubilei e M5S, ha illustrato una mozione per affrontare in via d’urgenza la recente vicenda che ha riguardato l’assessore Clara Pastorelli.
Bistocchi ha riferito che i cittadini di Perugia negli ultimi due giorni hanno visto il nome della propria città fare il giro di tutte le testate giornalistiche nazionali e locali a causa di una foto postata su face book dall’assessore Pastorelli che ha esternato – dice la capogruppo – una posizione imbarazzante sui recenti fatti di Washington.
“Su una vicenda tanto delicata e grave, condannata da tutti e foriera di morti, l’assessore Pastorelli si chiede se sia tutto vero imitando uno dei protagonisti degli scontri, notoriamente personaggio razzista, sessista, ecc.”.
Con la mozione, per l’effetto, l’opposizione ha chiesto all’assessore Pastorelli, autrice del post, o di presentare scuse formali per il gesto compiuto o di rassegnare le immediate dimissioni, perché “evidentemente con tale gesto non ha compreso quale sia il ruolo e le responsabilità che le competono”. In conclusione Bistocchi ha rivolto un invito affinché non si ammanti l’episodio di ipocrisia e di contenuti che non esistono.
A favore dell’urgenza si è espressa la capogruppo M5S Francesca Tizi, ritenendo che si tratti di un argomento divenuto di dimensioni nazionali. E’ quindi necessario aprire il dibattito per ricordare a tutti l’importanza del ruolo che consiglieri ed assessori svolgono, assumendosi la piena responsabilità dei gesti che vengono compiuti in tal veste.
Inoltre, secondo la capogruppo, è necessario dare ai cittadini un segnale di trasparenza senza nascondere o rimandare alcunché.
In sostanza è fondamentale che l’attenzione di tutti si concentri sul senso delle Istituzioni, consentendo alla politica di riacquistare il suo ruolo istituzionale.
Contrario all’urgenza, invece, il capogruppo FdI Michele Nannarone il quale, a nome della maggioranza, ha evidenziato che, come accaduto altre volte, si tende ad abusare della facoltà concessa dal regolamento presentando mozioni che nulla hanno di urgente.
Nel caso di specie, in particolare, l’urgenza non sussiste non essendoci alcun termine perentorio o ordinatorio da rispettare. Peraltro è evidente che il clamore determinato dalla vicenda è stato provocato dagli stessi autori della mozione.
In chiusura di dibattito il presidente Nilo Arcudi ha sottolineato che, al di là della vicenda in sé, ci sono due principi su cui tutte le forze politiche sono d’accordo: condanna unanime di ogni episodio di violenza, ma anche rispetto delle persone e della dignità umana.
Messa in votazione l’urgenza dell’atto, la stessa è stata respinta con il voto contrario della maggioranza, il voto a favore dell’opposizione e l’astensione di Mori.