(UNWEB) Nella parte dedicata al Question time della seduta di oggi dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, i consiglieri del Gruppo Pd, Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Simona Meloni, Fabio Paparelli e Donatella Porzi hanno chiesto alla presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei di “conoscere quali sono i dati esatti e gli indicatori, sulla base dei quali la presidente e gli assessori hanno sostenuto, in occasione della conferenza stampa di fine anno, di aver rimesso in moto l’Umbria in un anno e che dimostrano quali gli effettivi miglioramenti rispetto all’anno precedente per ogni settore di competenza regionale”.
Nell’illustrazione dell’atto, Bori ha rilevato che “la situazione è critica, dal punto di vista sanitario ed economico. A fronte di questo c’è una Giunta regionale che si vanta di risultati economici di cui non vediamo traccia. Gli indicatori delineano un Pil umbro al meno 11 per cento. L’occupazione non aumenta e la disoccupazione non cresce solo perché il Governo ha bloccato i licenziamenti. Fare conferenze stampa per dire che va tutto bene è una scelta sbagliata. Riteniamo di dover fare chiarezza in questa Aula. Bisogna confutare le affermazioni non veritiere che sono state pubblicate sui media. Vorremmo oggi sapere quali sono gli indicatori e i dati esatti su cui si basa la narrazione prodigiosa della Giunta regionale: è tempo di tornare con i piedi per terra”.
La presidente Donatella Tesei ha detto di “provare sconcerto per quello che ho letto nell’interrogazione e per quello che ho sentito dal consigliere Bori. Pensavo che la polemica social sull’argomento fosse il solito momento di colore. Invece avete presentato anche una interrogazione. Ho fatto verificare al mio portavoce i dati forniti nella conferenza stampa e una verifica di ciò che è stato pubblicato in seguito. Mi sono resa conto che è difficile spiegare una dichiarazione che non è mai stata fatta. Non abbiamo mai detto che l’Umbria è stata rimessa in moto in un anno. Il problema non sono i dati di oggi, ma quelli terribili del periodo precedente all’emergenza sanitaria. L’Umbria ante pandemia era già in una situazione difficile, così difficile che sarebbero stati necessari 5 anni per iniziare ad avere qualche dato positivo. Il titolo di un giornale online non può rappresentare un impegno per la Giunta regionale. Se i consiglieri avessero seguito la conferenza stampa si sarebbero resi conto che quel concetto non è mai stato espresso. L’unico riferimento agli ultimi 12 mesi era riferito al sisma e alla ricostruzione, un campo in cui, insieme al Commissario Legnini, è stato fatto un grande lavoro. Mi sorprende e sconcerta che l’opposizione abbia basato critiche e interrogazione solo su un titolo di un giornale online, che ha forse ecceduto nella semplificazione mentre tutti gli altri mezzi di stampa non l’hanno citata. Questa interrogazione impegna in modo improprio i lavori di quest’Aula per una questione che non risponde a verità”.
Bori ha replicato che “è stata pubblicata una dichiarazione, virgolettata e non smentita, della presidente Tesei, in cui sostiene di aver rimesso in moto l’Umbria in un anno. Anche oggi non sono stati forniti dati. Di fenomeni di colore, in Umbria ne abbiamo visti tanti: al Comune di Perugia con l’assessore vestito da sciamano e in quello di Orvieto, con il capogruppo della Lega che incita ad atti sovversivi verso il Ministero. Questi sono fenomeni di colore da condannare”.