141252602 2914687978768221 6068848822427789482 oIl Comitato di controllo e di valutazione, presieduto da Thomas De Luca, ha affrontato la verifica dello stato di attuazione della legge regionale ‘16/2012’ sulle “politiche per il contrasto e prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”. Dall’analisi effettuata dagli uffici dell’Assemblea legislativa è emerso che questa legge non è attuata. È stato dato mandato agli uffici di integrare l'istruttoria con la legge ‘13/2008’ in materia di sicurezza integrata urbana.

 

(UNWEB) Perugia  – Il Comitato di controllo e di valutazione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduto da Thomas De Luca, nella seduta che si è svolta in videoconferenza dalla Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, ha affrontato la verifica dello stato di attuazione della legge regionale ‘16/2012’ concernente le “misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore del contrasto e prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.

Dall’analisi effettuata dal Servizio studi e valutazione delle politiche dell’Assemblea legislativa è emerso che questa legge non è attuata, e di conseguenza non sono pervenute in questi anni relazioni in risposta alla clausola valutativa. Inoltre gli uffici di Palazzo Cesaroni hanno rilevato come questa legge del 2012 prevede che in diversi aspetti la Giunta e l’Assemblea si coordino per portare avanti il contrasto e la prevenzione del crimine e la cultura della legalità. Caratteristica difficilmente riscontrabile nelle leggi regionali. La Giunta però non ha mai attivato il regolamento attuativo e la delibera necessari per far partire le iniziative da mettere in campo. Non è stato neanche costituito il centro di documentazione previsto dalla legge, con un portale in cui raccogliere informazioni e dati inerenti a questi fenomeni. La legge prevede che la Regione si avvalga dal Comitato tecnico scientifico previsto dalla legge ‘13/2008’ (Sistema integrato di sicurezza urbana e sicurezza dei cittadini) già esistente. L’unico aspetto della legge che è andato avanti è stata l'istituzione dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata e l’illegalità da parte della Commissione di inchiesta – Analisi e studi sulla criminalità organizzata ed infiltrazioni mafiose, che si è insediato  ad ottobre 2020. 

Negli INTERVENTI Eugenio RONDINI (Lega – Presidente della Commissione Antimafia) ha ricordato che “la Commissione intende convocare il Comitato tecnico scientifico per capire come scambiare le informazioni. Noi - ha detto - stiamo lavorando ad una proposta di legge antimafia che aggiorni la normativa attuale che presenta delle lacune. Stiamo ragionando anche sul centro di documentazione, e su altri temi come la riconversione degli immobili confiscati alla criminalità”.

Fabio PAPARELLI (Pd) ha proposto di “fare una valutazione anche sulla legge ‘13/2008’ in materia di sicurezza integrata urbana, una norma - ha detto - inattuata in questo anno. La legge prevede non solo il comitato tecnico scientifico, ma anche anche l’istituzione della conferenza sulla sicurezza integrata e il rapporto annuale sulla sicurezza da discutere in Assemblea legislativa. Forse va fatta una lettura congiunta di queste due leggi per svolgere una relazione unica per dare un impulso di carattere positivo, necessario soprattutto in questo periodo di pandemia che ha anche pesanti conseguenze economiche”. 

Il presidente Thomas DE LUCA, dopo aver dato mandato agli uffici di integrare l’istruttoria,  anche con l’analisi della legge ‘13/2008’, ha sottolineato “l’importanza di un centro di documentazione, fondamentale per l’accessibilità dei dati. Così i cittadini potrebbero avere accesso libero a informazione per capire qual è l'incidenza di questi fenomeni. Sarebbe importante - ha osservato - anche per avere una documentazione normativa e i fatti di cronaca riguardanti la storia della nostra regione e l’incidenza del crimine organizzato. Non capisco perché la Giunta non abbia proceduto all’applicazione del regolamento entro 90 giorni dalla pubblicazione della legge, come previsto, per normare i criteri di concessione dei contributi. Mi chiedo - ha aggiunto - quante risorse vengono destinate a questo tipo di attività ogni anno. Questa istruttoria - ha concluso - potrebbe essere uno stimolo da inoltrate alla Commissione antimafia, magari inserendo una lettera di accompagnamento con valutazioni da inviare anche alla Giunta per stimolare nella predisposizione del prossimo bilancio un quantitativo minimo di risorse su questo fronte”.


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