de luca thomasIl consigliere regionale del Movimento 5 stelle Thomas De Luca, che stamani ha illustrato in Seconda commissione la sua proposta di legge sullo sviluppo di una filiera produttiva della canapa in Umbria, ringrazia il presidente Valerio Mancini e gli altri membri della Commissione per la disponibilità al confronto e per aver accolto favorevolmente un percorso di audizione sull’atto.

 

(UNWEB) Perugia,  - “Voglio ringraziare il presidente Valerio Mancini e tutti i consiglieri della Seconda Commissione, Michele Bettarelli, Daniele Carissimi, Vincenzo Bianconi, Daniele Nicchi, Fabio Paparelli, Eugenio Rondini e Stefano Pastorelli per la disponibilità al confronto e per aver accolto favorevolmente un percorso di audizione sulla proposta di legge sulla canapa e lo sviluppo di una sua filiera produttiva in Umbria”: lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Thomas De Luca, che definisce l’atto illustrato stamani (https://tinyurl.com/y5cjtcnx (link is external) ) “una proposta Open Source, a disposizione di tutti e che mi auguro possa diventare unanime per promuovere e sostenere la filiera agricola e industriale della coltivazione della canapa industriale nel nostro territorio”.

“Una storia millenaria - ha spiegato De Luca -, legata alle radici profonde dell'identità umbra che racconta la nostra tradizione contadina e allo stesso tempo il futuro, le nuove tecnologie e l'innovazione nelle filiere industriali e nell'agricoltura sostenibile. La canapa può ripulire i terreni inquinati dai metalli pesanti. Proprio in questi giorni in Puglia è partito un progetto sperimentale che prevede anche il recupero delle parti della pianta non interessate allo stoccaggio di queste sostanze. Significherebbe avere allo stesso tempo terreni puliti e metalli puri estratti dalla pianta”.

Nella proposta di legge vengono indicati gli interventi che la Regione dovrà promuovere: attività di studio e ricerca sulle varietà di canapa, le aree, le tecniche di processi produttivi idonei alla coltivazione e il loro impatto ambientale; la valutazione economica e l'analisi di mercato delle diversi fasi della filiera produttiva, la ricostruzione storico antropologica dell'uso della canapa nell'artigianato umbro, lo studio e la sperimentazione pilota dell'uso della canapa in vari settori quale bonifica dei siti inquinati, l'uso alimentare umano ed animale, tessile e moda, carta di pregio, bioedilizia e antisismica, bioplastica e biopolimeri, industria automobilistica. E ancora, l'uso di derivati della canapa per la ricostruzione nell'area del cratere del sisma secondo criteri di sostenibilità ed antisismici. La creazione di un centro regionale per la coltivazione e trasformazione della canapa, con la realizzazione di impianti sperimentali”.


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