Bori 9Il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori interviene in merito all’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche ‘Togo Rosati’ ed annuncia una interrogazione alla Giunta regionale per chiedere “in quali tempi intende nominare il nuovo direttore generale dell’Istituto, tenuto conto che  tale incarico risulta scaduto da luglio scorso e, ad oggi, non è stato ancora ricoperto”. Bori fa sapere che “analogo atto ispettivo è stato presentato anche dal capogruppo Pd della Regione Marche, Maurizio Mangialardi”.

 

(UNWEB) Perugia,  - “In quali tempi la Giunta regionale umbra intende nominare il nuovo direttore generale dell’Istituto zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, tenuto conto che  tale incarico risulta scaduto da luglio scorso e, ad oggi, non è stato ancora ricoperto”. È quanto chiede, attraverso una interrogazione, il capogruppo regionale del Partito democratico, Tommaso Bori il quale fa sapere che “analogo atto ispettivo è stato presentato anche dal capogruppo Pd della Regione Marche, Maurizio Mangialardi”.

“Il direttore generale dell’Izsum  - ricorda Bori in una nota condivisa con il suo omologo marchigiano - viene nominato di norma con decreto del Presidente della Regione Umbria, d’intesa con il Presidente della Regione Marche, sentito il ministero della Salute, secondo le modalità previste dalla normativa statale relativa alla nomina dei Direttori generali delle Aziende sanitarie”.

“Nonostante si siano concluse, già da tempo, tutte le fasi di selezione dei candidati, avviate a luglio scorso con l’approvazione dell’avviso pubblico per la nomina del Direttore generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche ‘Togo Rosati’, ancora oggi  - osserva Bori nella nota - la Regione Umbria si ostina inspiegabilmente a non approvare l’atto di nomina. Atto che, peraltro, risulta essere stato sottoposto al vaglio della stessa Giunta regionale umbra in più occasioni, ma sempre rinviato e addirittura ritirato nel corso dell'ultima seduta del 3 febbraio. Cosicché, ad oggi, l’Istituto si trova ancora senza un Direttore generale”.

“Tale ritardo – osserva Bori - rischia di compromettere il buon andamento di un'azienda sanitaria pubblica, qual è a tutti gli effetti l’Istituto zooprofilattico sperimentale che deve garantire, al sistema veterinario delle due regioni, le prestazioni e le collaborazioni tecnico-scientifiche necessarie a svolgere le funzioni in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria: un settore divenuto tanto più importante anche nell’ambito della gestione relativa all’emergenza sanitaria Covid19”.

“Il nostro auspicio – conclude Bori - è che, già nel corso della prossima seduta di Giunta, la presidente della Regione, Donatella Tesei, approvi l’atto più volte rimandato e  proceda con la designazione del nuovo Direttore”.


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