(UNWEB) “La desertificazione culturale provocata dalla pandemia diminuisce il numero dei lettori mettendo in ginocchio le librerie di qualità e le produzioni editoriali in Umbria: anche a livello legislativo regionale occorre promuovere la diffusione del libro e della lettura quale strumento fondamentale dello sviluppo culturale e sociale dell’intera comunità umbra”. Così Paola Fioroni (Lega-vice presidente Assemblea legislativa) annuncia a tal proposito una proposta di legge di sostegno della promozione e della diffusione della lettura.
“In Umbria, come in Italia, si legge troppo poco – osserva Fioroni -, già da prima del COVID, come emergeva dai dati ISTAT riportati nel Dossier del Servizio Studi del Senato di ottobre 2019 in cui si apprendeva che solo il 41 per cento della popolazione italiana si era dedicata nel 2017 alla lettura di un libro, delineando le ragioni della chiusura di oltre 2000 librerie con una perdita di migliaia di posti di lavoro nei 5 anni precedenti. In questo scenario economico-culturale già complicato – continua - la pandemia ha avuto come effetto un vero e proprio cambiamento di paradigma configurando una società sempre più lontana dal piacere della lettura in cui la cultura della lettura dei libri dovrà sopravvivere in una comunità di nativi digitali”.
“In questo senso – spiega - la proposta di legge mira a promuovere la lettura come valore in una fondamentale azione di contrasto all’omologazione culturale ed alla marginalizzazione nell’analisi collettiva di istanze complesse ed attuali come l’accesso alla cultura. Lettura, l’arte e la cultura si trovano oggi al cospetto di una sfida epocale, pertanto costituisce certamente una buona pratica diffondere l’abitudine alla lettura come strumento per la crescita individuale e per lo sviluppo civile, sociale ed economico del nostro territorio, favorendo l’aumento del numero dei lettori e valorizzando l’immagine sociale del libro e della lettura nel quadro delle pratiche di consumo culturale”.
La proposta di legge prevede iniziative di sostegno alla lettura sin dai primi mesi di vita, con interventi mirati per favorirne l’accesso e la fruizione da parte delle persone con disabilità, con disturbi del linguaggio o dell’apprendimento, nonché dei soggetti socialmente svantaggiati in contesti sociali e territoriali disagiati, compresi i centri assistenziali per anziani e le strutture sanitarie. Tutto ciò – conclude - attraverso un piano triennale regionale di promozione e sostegno della lettura, delle librerie di qualità che realizzano iniziative di promozione culturale nel territorio, e le piccole imprese editoriali, che delinea le azioni poste in essere dalla Regione con enti biblioteche, scuole ed altri soggetti pubblici o privati coinvolti con il patto locale sulla lettura”.