(ASI) Perugia- Trentuno scuole umbre sono tra le novanta vincitrici del premio “Trecento in bando- vinci uno scaffale pieno di libri”, istituito dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, riservato alle scuole primarie e secondarie di primo grado delle province di Biella, Ravenna, Nuoro, Lecce, Siracusa e della Regione Umbria.
Proprio in questi giorni infatti la Commissione Ministeriale ha diffuso l’elenco degli Istituti scolastici vincitori del Bando che rientra nel quadro del “Progetto in Vitro” che in Umbria, coordinato dalla regione, coinvolge tutte le Autonomie locali. 92 Comuni che hanno firmato insieme ai 12 Distretti Sanitari i “Patti locali per la lettura, che in questa fase ha rivolto la sua attenzione ai giovanissimi lettori compresi nelle fasce di età 6-10 ed 11-14 anni. Le scuole vincitrici riceveranno, in autunno, 300 libri che serviranno a supportare le attività di promozione della lettura programmate all’interno degli istituti scolastici. A queste stesse scuole verrà chiesto un resoconto sulle iniziative che saranno concretamente portate a termine con successo. I progetti realizzati entreranno a far parte della Banca dati delle Buone pratiche da estendere al resto dell’Italia. Sui quasi 200 progetti inviati dagli istituti scolastici dei territori selezionati per il progetto sperimentale In vitro la giuria ha individuato le 60 primarie e le 30 secondarie di I grado, che meglio hanno interpretato la richiesta, espressa nel bando, di elaborare un progetto di promozione della lettura. “Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato l’assessore regionale alla cultura Fernanda Cecchini -. La partecipazione delle scuole umbre al progetto è stata decisamente positiva e appassionata e molti sono stati i lavori che hanno risposto in modo efficace alle caratteristiche indicate nel bando: stimolare e diffondere il piacere della lettura; coinvolgere le famiglie e le comunità presenti nel territorio della scuola; integrare aspetti interculturali e multilinguistici; favorire l’innovazione nella didattica della lettura ed incoraggiare la convivenza pacifica e il dialogo fra le differenze, in ottica internazionale, interculturale e inclusiva. Molto positiva – ha concluso l’assessore – è stata anche la particolare attenzione riservata alla capacità di fare rete, al coinvolgimento di studenti con disabilità, DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e agli aspetti multiculturali e multilinguistici”.