(UNWEB) “La Tre Valli è un’arteria strategica per far uscire dall’isolamento intere parti della nostra regione. Per questo occorre un impegno serio e un cronoprogramma altrettanto calzante, da seguire e rispettare”: così il capogruppo del Partito democratico, Tommaso Bori, che ha presentato un’interrogazione indirizzata all’assessore Melasecche per chiedere “il punto della situazione sul progetto, a partire dall’effettiva richiesta di finanziamento per il secondo stralcio e il cronoprogramma di completamento dei lavori”.
“La strada ‘Tre Valli’ – ricorda Bori - è stata concepita, negli anni settanta, come arteria trasversale della bassa Umbria: mettendo in comunicazione la Val Tiberina, Valnerina e la provincia di Ascoli Piceno, passando per la Valle Umbra in corrispondenza di Spoleto. E’ composta da due tronconi, il primo di 62,500km dalla strada statale 4 Via Salaria alla strada statale 3 Via Flaminia, ed un secondo tra la strada comunale San Sabino e la ex strada statale 418 Spoletina di 7km. Il 4 dicembre 2012 è stato inaugurato il Primo stralcio della Tre valli che va da Eggi a Spoleto. Il tratto lungo 3,819 km, che congiunge i due tronconi, completa di fatto l'itinerario tra Arquata del Tronto e San Giovanni di Baiano. L’intervento rientrava tra le Opere strategiche di preminente interesse nazionale della Legge Obiettivo ‘443/2001’ ed è stato finanziato interamente dalla Regione Umbria con fondi Cipe (mutuo assunto dalla Regione con la Cassa Depositi e Prestiti) per un importo complessivo di 14,5 milioni di euro”.
“Lo scorso 4 dicembre – prosegue - l’assessore regionale Melasecche annunciava l’impegno della Regione a chiedere, nell’ambito del contratto di programma 2021 -2025, un finanziamento di 81 milioni di euro per l’esecuzione del secondo stralcio da Firenzuola a Madonna di Baiano, che consiste in un tracciato a due corsie e due viadotti per una lunghezza totale di 4,4 km. L’assessore si era anche impegnato a chiedere, nel prossimo contratto di programma, di inserire anche il terzo ed ultimo stralcio fino ad Acquasparta. Tale progetto ha un costo stimato di 400 milioni di euro”.
“La Tre Valli – conclude Bori – è un’opera necessaria per superare l’isolamento strutturale di una parte rilevante del territorio regionale, anche per effetto della particolare conformazione orografica e geografica. La definitiva realizzazione ed il completamento dell’opera sono particolarmente necessari per favorire lo sviluppo socio – economico dell'intera regione e per sostenere la competitività delle imprese che insistono sul territorio con un più agevole collegamento con Roma e il sistema portuale di Civitavecchia. Il completamento della Tre Valli smaltirebbe di molto il traffico nel nodo viario di Perugia permettendo il naturale sbocco del transito in direzione Roma e il Sud. Serve dunque usare tutta la forza e l’impegno istituzionale per giungere quanto prima alla conclusione dell’opera”.