(UNWEB) Il consigliere Paola Fioroni (Lega-vice presidente Assemblea legislativa) esprime soddisfazione per l’approvazione, con voto unanime dei presenti, della mozione, di cui è prima firmataria, volta a promuovere e sostenere lo sviluppo della filiera suinicola in Umbria”.
“L’incertezza causata dalla pandemia accompagnerà il comparto suinicolo anche per i prossimi mesi – ribadisce Paola Fioroni - in considerazione dell’aumento dei prezzi delle materie prime per l’alimentazione dei suini quali soia ed orzo, che rappresentano quasi i due terzi del costo totale in allevamento. Lo svantaggio competitivo sul fronte dei costi per i nostri produttori, se da un lato è infatti dovuto alla specializzazione verso il suino pesante tipico e ai relativi vincoli previsti dai disciplinari di produzione che influenzano la durata della fase dell’ingrasso, dall’altro deriva certamente dalla maggiore incidenza dei costi per i mangimi, che generalmente non sono autoprodotti come avviene invece in Francia, Germania e Regno Unito”.
“La norcineria Made in Italy - prosegue Paola Fioroni - è un settore di punta dell’agroalimentare regionale e nazionale grazie al lavoro di circa centomila persone tra allevamento, trasformazione, trasporto e distribuzione con un fatturato di oltre 20 miliardi. In Umbria l’allevamento suinicolo con 914 allevamenti con quasi 220 mila capi censiti al 31 dicembre 2019 ha un ruolo rilevante sull’economia agricola in Umbria con un’incidenza pari a oltre l’11 per cento che garantisce altresì il presidio del territorio in quelle aree svantaggiate dove le pratiche agronomiche tradizionali risultano di difficile applicazione”.
Per Paola Fioroni, “occorrono forme di sostegno per gli allevamenti di carne suina al fine di sostenere e rilanciare una filiera così strategica per la nostra regione, aumentandone la competitività attraverso innovazione di processo di prodotto e organizzativa, maggiore sostenibilità ambientale della filiera e definendo strumenti efficaci di valorizzazione della qualità dei prodotti regionali con la necessità di garantire un’equa ripartizione del valore lungo la catena di approvvigionamento per assicurare una sostenibilità anche economica di tutte le fasi della filiera”.
“A tale scopo – spiega Paola Fioroni - è quindi necessario favorire la riattivazione dei mattatoi in Umbria, con particolare attenzione ai territori colpiti dal sisma, incentivare il consumo delle carni umbre certificate e garantite, promuovendo anche l’allevamento dei suini allo stato semibrado e sollecitare gli organi competenti per intensificare i controlli sugli scaffali dei supermercati. Questo – conclude - al fine di garantire l’effettivo rispetto dell’obbligo di indicazione di origine su tutti i prodotti a base di carne di maiale per tutelare consumatori, allevatori e le aziende di trasformazione della nostra regione".