(UNWEB) "La pandemia sta colpendo duramente il tessuto economico della Città. I piccoli imprenditori e le loro famiglie sono esasperati e come ben sappiamo stanno scendendo in piazza. Anche a Perugia ci sono state diverse pacifiche manifestazioni.
In questa grave situazione le Amministrazioni locali debbono fare la loro parte per ridurre i costi fissi delle imprese: a partire dai Comuni.
Per quanto ci riguarda, il Comune di Perugia doveva - a mio parere - ridurre drasticamente i tributi locali, partendo dalle aliquote IMU approvate dalla maggioranza in Consiglio comunale.
In particolare, potevano essere previste delle detrazioni in proporzione al calo di fatturato delle singole attività o al calo dei redditi dei cittadini chiamati a versare l’IMU.
Nel 2020 il COVID ha inciso negativamente sui redditi dei perugini, tanto è vero che l’addizionale IRPEF rispetto al 2019 è scesa di quasi un milione e mezzo.
Capisco che il Comune di Perugia debba raggiungere il pareggio di bilancio, ma i soldi vanno trovati altrove.
Per compensare le minori entrate e coprire le maggiori spese dovute alla pandemia il Governo ha versato al Comune quasi 20 milioni in più rispetto al 2019.
Con un incremento del 280% di risorse statali si poteva fare molto di più per tagliare i costi fissi alle imprese, a partire dall’IMU e dalla TARI, che invece a Perugia continua ad aumentare: più 4,3% nel 2020.
Aziende e cittadini erano già vessati, prima del COVID, da una tassazione tra le più alte al mondo, stimata per le imprese intorno al 60% dei profitti: a dirlo è il rapporto "Paying Taxes 2020" di Banca Mondiale che ha calcolato il carico fiscale complessivo sulle imprese per l'Italia al 59,1% dei profitti commerciali. La media europea è pari al 40%.
Con una tassazione a questi livelli, l’Ente più vicino ai cittadini, nel nostro caso il Comune di Perugia, in epoca di COVID doveva dare un segnale di sostegno alle imprese riducendo a zero per il 2021 le aliquote IMU per tutti coloro che sono stati costretti a tener chiuse le attività.
Il Comune di Perugia non doveva perdere l’occasione di stare dalla parte dei cittadini. Invece, ancora una volta, questa Amministrazione ha scelto di non cambiare – lasciando inalterate le aliquote IMU - e quindi di non agire.
Mi dispiace molto. Da un’Amministrazione di centro destra mi sarei aspettata maggiori aiuti per le imprese e per la vessata classe media italian." Così in una nota la Consigliera del M5S del Comune di Perugia Cristina Morbello.
In questa grave situazione le Amministrazioni locali debbono fare la loro parte per ridurre i costi fissi delle imprese: a partire dai Comuni.
Per quanto ci riguarda, il Comune di Perugia doveva - a mio parere - ridurre drasticamente i tributi locali, partendo dalle aliquote IMU approvate dalla maggioranza in Consiglio comunale.
In particolare, potevano essere previste delle detrazioni in proporzione al calo di fatturato delle singole attività o al calo dei redditi dei cittadini chiamati a versare l’IMU.
Nel 2020 il COVID ha inciso negativamente sui redditi dei perugini, tanto è vero che l’addizionale IRPEF rispetto al 2019 è scesa di quasi un milione e mezzo.
Capisco che il Comune di Perugia debba raggiungere il pareggio di bilancio, ma i soldi vanno trovati altrove.
Per compensare le minori entrate e coprire le maggiori spese dovute alla pandemia il Governo ha versato al Comune quasi 20 milioni in più rispetto al 2019.
Con un incremento del 280% di risorse statali si poteva fare molto di più per tagliare i costi fissi alle imprese, a partire dall’IMU e dalla TARI, che invece a Perugia continua ad aumentare: più 4,3% nel 2020.
Aziende e cittadini erano già vessati, prima del COVID, da una tassazione tra le più alte al mondo, stimata per le imprese intorno al 60% dei profitti: a dirlo è il rapporto "Paying Taxes 2020" di Banca Mondiale che ha calcolato il carico fiscale complessivo sulle imprese per l'Italia al 59,1% dei profitti commerciali. La media europea è pari al 40%.
Con una tassazione a questi livelli, l’Ente più vicino ai cittadini, nel nostro caso il Comune di Perugia, in epoca di COVID doveva dare un segnale di sostegno alle imprese riducendo a zero per il 2021 le aliquote IMU per tutti coloro che sono stati costretti a tener chiuse le attività.
Il Comune di Perugia non doveva perdere l’occasione di stare dalla parte dei cittadini. Invece, ancora una volta, questa Amministrazione ha scelto di non cambiare – lasciando inalterate le aliquote IMU - e quindi di non agire.
Mi dispiace molto. Da un’Amministrazione di centro destra mi sarei aspettata maggiori aiuti per le imprese e per la vessata classe media italian." Così in una nota la Consigliera del M5S del Comune di Perugia Cristina Morbello.